La vicenda dell'omicidio 'politico' di Giuseppe Di Vagno (1921) è esaminata da una duplice prospettiva, rilevante per la cultura giuridica italiana del Novecento: la formazione del giovane parlamentare pugliese, con particolare riguardo ai Maestri del socialismo giuridico in cattedra presso la Sapienza di Roma (Cesare Vivante, Enrico Ferri); l'esito del duplice processo a carico dei presunti omicidi, celebrato all'indomani del delitto e poi nel secondo dopoguerra sotto l'impero di codici penali differenti e con riflessi significativi sulla storia della giustizia penale nell'Italia contemporanea.

Suggestioni e delusioni del socialismo giuridico. Note a margine del caso Di Vagno.

MILETTI, MARCO NICOLA
2014-01-01

Abstract

La vicenda dell'omicidio 'politico' di Giuseppe Di Vagno (1921) è esaminata da una duplice prospettiva, rilevante per la cultura giuridica italiana del Novecento: la formazione del giovane parlamentare pugliese, con particolare riguardo ai Maestri del socialismo giuridico in cattedra presso la Sapienza di Roma (Cesare Vivante, Enrico Ferri); l'esito del duplice processo a carico dei presunti omicidi, celebrato all'indomani del delitto e poi nel secondo dopoguerra sotto l'impero di codici penali differenti e con riflessi significativi sulla storia della giustizia penale nell'Italia contemporanea.
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