L'articolo intende indagare il controverso passaggio di Inf. V 100-107, nel tentativo di mettere in luce il senso delle affermazioni di Francesca sulla natura d'amore e le fonti e i modelli che Dante tenne presenti nel comporre questi famigerati versi. Una lettura del passo, approfondendo i riferimenti intertestuali e intratestuali, anche alla luce dell'ampia bibliografia critica relativa, permette di intendere il senso del termine "modo" (da interdersi alla latina, anche sulla scorta del modello di Andrea Cappellano) e di fare emergere ancor meglio il punto di vista dell'autore.
Perché “il modo ancor m’offende”: riflessioni sul peccato di Paolo e Francesca
VALERIO, SEBASTIANO
2006-01-01
Abstract
L'articolo intende indagare il controverso passaggio di Inf. V 100-107, nel tentativo di mettere in luce il senso delle affermazioni di Francesca sulla natura d'amore e le fonti e i modelli che Dante tenne presenti nel comporre questi famigerati versi. Una lettura del passo, approfondendo i riferimenti intertestuali e intratestuali, anche alla luce dell'ampia bibliografia critica relativa, permette di intendere il senso del termine "modo" (da interdersi alla latina, anche sulla scorta del modello di Andrea Cappellano) e di fare emergere ancor meglio il punto di vista dell'autore.File in questo prodotto:
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