E' stato studiato l'effetto della meclastina, sostanza ad attività antistaminica, sul sonno notturno di 6 soggetti volontari sani, di sesso maschile, di età tra 22 e 30 anni. La meclastina ha provocato una riduzione della latenza del sonno e riduzione del tempo di veglia dopo addormentamento. Inoltre è apparsa una riduzione delle fasi 2 ed un contemporaneo incremento delle fasi ad onde lente, nell'ambito del sono NREM. Infine un aumento significativo della fase REM. Tali effetti non sembrerebbero strettamente legati all'azione antistaminica quanto piuttosto alla capacità di inibire le MAO, che sembrano influenzare la comnposizione del sonno a favore delle fasi ad onde lente.
Effetti della meclastina sul sonno notturno dell'uomo normale
SPECCHIO, LUIGI MARIA;
1977-01-01
Abstract
E' stato studiato l'effetto della meclastina, sostanza ad attività antistaminica, sul sonno notturno di 6 soggetti volontari sani, di sesso maschile, di età tra 22 e 30 anni. La meclastina ha provocato una riduzione della latenza del sonno e riduzione del tempo di veglia dopo addormentamento. Inoltre è apparsa una riduzione delle fasi 2 ed un contemporaneo incremento delle fasi ad onde lente, nell'ambito del sono NREM. Infine un aumento significativo della fase REM. Tali effetti non sembrerebbero strettamente legati all'azione antistaminica quanto piuttosto alla capacità di inibire le MAO, che sembrano influenzare la comnposizione del sonno a favore delle fasi ad onde lente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.