Lo studio riguarda l’analisi delle relazioni tra interessi all’interno degli accordi tra pubbliche amministrazioni, in un confronto dialettico con gli accordi tra amministrazioni e soggetti privati. Emerge con evidenza la radicale diversità di rationes sottese alle due fattispecie: se, infatti, comune ad entrambe le tipologie è la funzione compositiva degli interessi coinvolti, per gli accordi tra amministrazioni, struttura e metodo sono quelli del coordinamento, per gli accordi con i privati prevale la logica del contraddittorio. Dopo un rapido cenno al quadro teorico di riferimento per la qualificazione delle fattispecie edei loro elementi caratterizzanti, la tenuta dei punti di contatto e delle distinzioni viene misurata con il mutato quadro dei principi che presiedono all’agire amministrativo alla luce delle novità introdotte dalla L.N. 15/2005. La riforma pare accentuare gli elementi di differenziazione: le nuove norme paiono, infatti, allontanare tra loro le due tipologie di accordi, rinunciando a costruire le basi di un “sistema” coerente ed organico di azione amministrativa consensuale.
Gli strumenti consensuali dell’azione pubblica: accordi tra amministrazioni e accordi con i privati tra autonomia e discrezionalità. Le novità della L. n. 15/2005”
CANGELLI, FRANCESCA
2007-01-01
Abstract
Lo studio riguarda l’analisi delle relazioni tra interessi all’interno degli accordi tra pubbliche amministrazioni, in un confronto dialettico con gli accordi tra amministrazioni e soggetti privati. Emerge con evidenza la radicale diversità di rationes sottese alle due fattispecie: se, infatti, comune ad entrambe le tipologie è la funzione compositiva degli interessi coinvolti, per gli accordi tra amministrazioni, struttura e metodo sono quelli del coordinamento, per gli accordi con i privati prevale la logica del contraddittorio. Dopo un rapido cenno al quadro teorico di riferimento per la qualificazione delle fattispecie edei loro elementi caratterizzanti, la tenuta dei punti di contatto e delle distinzioni viene misurata con il mutato quadro dei principi che presiedono all’agire amministrativo alla luce delle novità introdotte dalla L.N. 15/2005. La riforma pare accentuare gli elementi di differenziazione: le nuove norme paiono, infatti, allontanare tra loro le due tipologie di accordi, rinunciando a costruire le basi di un “sistema” coerente ed organico di azione amministrativa consensuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.