La stagione di ricerche archeologiche sistematiche inaugurata a Canosa di Puglia agli inizi di questo decennio ha avuto un momento fondamentale nelle indagini di due complessi paleocristiani della città, entrambi legati alla figura del vescovo Sabino, operante nel secondo quarto del VI sec.: il complesso di San Pietro e l’articolato complesso di San Giovanni-Santa Maria-San Salvatore. In quest’ultima area le indagini più recenti hanno potuto verificare la presenza, davanti al monumentale Battistero, di un atrio porticato trasformato nel corso del VII-VIII sec. d.C. in una chiesa, provvista di fossa d’altare, identificata con la basilica del Salvatore. Forse già a partire dal X sec. d.C., probabilmente per tutto il Medioevo, le aree della chiesa, parzialmente coperte dai crolli, furono occupate da una vasta necropoli.
R. Giuliani, D. Leone, Indagini archeologiche nell’area di Piano San Giovanni a Canosa: il complesso paleocristiano e le trasformazioni altomedievali
GIULIANI, ROBERTA;LEONE, DANILO
2005-01-01
Abstract
La stagione di ricerche archeologiche sistematiche inaugurata a Canosa di Puglia agli inizi di questo decennio ha avuto un momento fondamentale nelle indagini di due complessi paleocristiani della città, entrambi legati alla figura del vescovo Sabino, operante nel secondo quarto del VI sec.: il complesso di San Pietro e l’articolato complesso di San Giovanni-Santa Maria-San Salvatore. In quest’ultima area le indagini più recenti hanno potuto verificare la presenza, davanti al monumentale Battistero, di un atrio porticato trasformato nel corso del VII-VIII sec. d.C. in una chiesa, provvista di fossa d’altare, identificata con la basilica del Salvatore. Forse già a partire dal X sec. d.C., probabilmente per tutto il Medioevo, le aree della chiesa, parzialmente coperte dai crolli, furono occupate da una vasta necropoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.