Il contributo prende in considerazione il portale della chiesa di Santa Maria La Nuova a Melfi – considerato una delle rare testimonianze dell’arte del XIII secolo sopravvissute a una serie di eventi catastrofici che hanno profondamente mutato la forma della città sia da un punto di vista monumentale che artistico – analizzato sia nel contesto dell’impianto urbano medievale sia in relazione alla tipologia dell’opera ed al corredo decorativo. Dall’analisi dell’opera è emerso che le maestranze che realizzarono il portale attinsero con grande disinvoltura al linguaggio sia di XII che di XIII secolo. Una cultura artistica che ha mostrato inaspettate relazioni con alcuni dei capitelli che decorano le bifore del celebre campanile normanno, firmato nel 1153 da Noslo di Remerio. Lo studio ha mostrato che una serie di capitelli appartengono ad una fase successiva a quella tradizionalmente assegnata all’opera. Soprattutto uno dei capitelli della bifora alta del lato sud mostra di recepire, traducendole in un linguaggio più schematico e corsivo, le novità maturate nei cantieri federiciani: un repertorio di soluzioni compositive e tendenze figurative di carattere eterogeneo, coerente all’articolato repertorio di modelli linguistici che caratterizzò l’Italia meridionale tra gli anni ’40 del Duecento e la fine del secolo.

Il portale della chiesa di Santa Maria la Nuova a Melfi e un inedito capitello duecentesco.

Luisa Derosa
2024-01-01

Abstract

Il contributo prende in considerazione il portale della chiesa di Santa Maria La Nuova a Melfi – considerato una delle rare testimonianze dell’arte del XIII secolo sopravvissute a una serie di eventi catastrofici che hanno profondamente mutato la forma della città sia da un punto di vista monumentale che artistico – analizzato sia nel contesto dell’impianto urbano medievale sia in relazione alla tipologia dell’opera ed al corredo decorativo. Dall’analisi dell’opera è emerso che le maestranze che realizzarono il portale attinsero con grande disinvoltura al linguaggio sia di XII che di XIII secolo. Una cultura artistica che ha mostrato inaspettate relazioni con alcuni dei capitelli che decorano le bifore del celebre campanile normanno, firmato nel 1153 da Noslo di Remerio. Lo studio ha mostrato che una serie di capitelli appartengono ad una fase successiva a quella tradizionalmente assegnata all’opera. Soprattutto uno dei capitelli della bifora alta del lato sud mostra di recepire, traducendole in un linguaggio più schematico e corsivo, le novità maturate nei cantieri federiciani: un repertorio di soluzioni compositive e tendenze figurative di carattere eterogeneo, coerente all’articolato repertorio di modelli linguistici che caratterizzò l’Italia meridionale tra gli anni ’40 del Duecento e la fine del secolo.
2024
9788867177448
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/464173
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