"Adozione in casi particolari" e "adozione": un'assimilazione necessariamente parziale

La Corte costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità dell’art. 55 legge n. 184/1983 («Diritto del minore ad una famiglia»), nella parte in cui, attraverso il richiamo all’art. 300, 2° comma, c.c., disponeva che l’adozione in casi particolari non comportasse alcun rapporto civile tra l’adottato e i parenti dell’adottante. Lo status dell’adottato in casi particolari è stato così equiparato a quello di figlio con riguardo alla natura del rapporto destinato ad instaurarsi con la cerchia familiare del genitore ma, allo stesso modo, continua a rimanere diverso con riguardo al rapporto con gli adottanti, che non sono i genitori dell’adottato. Era appunto questo il dato che giustificava la mancata instaurazione di rapporti parentali. Si può apprezzare la soluzione raggiunta, ma al contempo la pronuncia ha inciso sull’originaria coerenza dell’istituto e comporta, per questa ragione, una serie di criticità che preludono a futuri e necessari sviluppi di una materia in rapida trasformazione.