La seduzione irresistibile del discorso

A partire dalla scena della seduzione del serpente nella Genesi, il contributo avvia una riflessione sulla seduzione, sulle sue strategie retoriche e discorsive, e sui significati che ha acquisito nel corso dei secoli. Se sino al Seicento prevale una visione teologica della seduzione, per cui sedurre equivaleva a “corrompere”, “sviare dal cammino di verità”, nella Francia dell’epicureismo neo-libertino settecentesco la seduzione viene sottratta ad una accezione negativa grazie da un lato alla sostituzione della categoria dell’amore con quella del goût, dall’altro in virtù dell’importanza che essa acquista per la riuscita individuale e sociale. Attraverso l’analisi di alcune fra le più significative strategie messe in atto da moderni seduttori, Dom Juan e Rodolphe, si è cercato di dimostrare come, al di là delle differenti accezioni attribuite alla seduzione, un mandato essenziale resta immutato: la seduzione, mobilitando l’immaginazione, conduce la vittima in uno spazio altro in cui le ragioni della realtà cedono il posto alle rêveries.