Nei racconti delle vite delle mistiche il corpo ha un valore fondamentale e in un certo senso ossimorico: oggetto contro cui l’anima deve lottare, è allo stesso tempo prezioso e indispensabile per compiere un percorso di elevazione spirituale. Il presente contributo esplora la categoria della violenza attraverso la voce di Isabella Berinzaga, mistica del Cinquecento; nel suo testamento spirituale, Per via di annichilazione, dettato verbatim al padre spirituale, la donna racconta il processo di spoliazione del suo corpo a partire da spiacevoli vicende familiari. Si analizzerà, dunque, il presunto linguaggio dell’autrice e si concluderà con una riflessione sul concetto di erotica del dolore: il riscatto della soggettività di Isabella passa attraverso la violenza che permette parola e quindi scrittura.
La via del dolore e della resilienza: la scrittura di Isabella Berinzaga
Ilenia Del Gaudio
2022-01-01
Abstract
Nei racconti delle vite delle mistiche il corpo ha un valore fondamentale e in un certo senso ossimorico: oggetto contro cui l’anima deve lottare, è allo stesso tempo prezioso e indispensabile per compiere un percorso di elevazione spirituale. Il presente contributo esplora la categoria della violenza attraverso la voce di Isabella Berinzaga, mistica del Cinquecento; nel suo testamento spirituale, Per via di annichilazione, dettato verbatim al padre spirituale, la donna racconta il processo di spoliazione del suo corpo a partire da spiacevoli vicende familiari. Si analizzerà, dunque, il presunto linguaggio dell’autrice e si concluderà con una riflessione sul concetto di erotica del dolore: il riscatto della soggettività di Isabella passa attraverso la violenza che permette parola e quindi scrittura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.