Nell’ambito delle ricerche, attualmente in corso, nell’area della città romana di Salapia e dell’abitato medievale di Salpi, il presente contributo si propone di offrire una sintetica panoramica sui caratteri costruttivi delle tipologie edilizie adottate dall’età tardoantica fino al Medioevo. L’intensa attività di rioccupazione e riorganizzazione degli spazi abitativi della Salapia romana tra V e VIII secolo d.C. e la riedificazione medievale, successiva all’XI secolo d.C., dell’abitato sul vicino Monte di Salpi hanno inevitabilmente compromesso la conservazione delle strutture architettoniche di fase tardoantica e altomedievale, progressivamente modificate e spoliate per il reimpiego dei materiali costruttivi. Le indagini sistematiche, condotte negli ultimi anni, hanno, tuttavia, reso possibile la distinzione di varie tecniche edilizie impiegate nella rifunzionalizzazione degli spazi tardoantchi e altomedievali e nella nuova costruzione dell’abitato di Salpi. Il presente contributo illustra le caratteristiche tipologiche e costruttive degli apparati murari residui, cercando di individuare il ruolo del contesto salapino nell’ambito delle tendenze degli ambienti tecnici della Puglia centro-settentrionale
Da Salapia romana a Salpi medievale: riflessioni preliminari sulle modalità costruttive tra tarda Antichità e Medioevo
Nunzia Maria Mangialardi
2018-01-01
Abstract
Nell’ambito delle ricerche, attualmente in corso, nell’area della città romana di Salapia e dell’abitato medievale di Salpi, il presente contributo si propone di offrire una sintetica panoramica sui caratteri costruttivi delle tipologie edilizie adottate dall’età tardoantica fino al Medioevo. L’intensa attività di rioccupazione e riorganizzazione degli spazi abitativi della Salapia romana tra V e VIII secolo d.C. e la riedificazione medievale, successiva all’XI secolo d.C., dell’abitato sul vicino Monte di Salpi hanno inevitabilmente compromesso la conservazione delle strutture architettoniche di fase tardoantica e altomedievale, progressivamente modificate e spoliate per il reimpiego dei materiali costruttivi. Le indagini sistematiche, condotte negli ultimi anni, hanno, tuttavia, reso possibile la distinzione di varie tecniche edilizie impiegate nella rifunzionalizzazione degli spazi tardoantchi e altomedievali e nella nuova costruzione dell’abitato di Salpi. Il presente contributo illustra le caratteristiche tipologiche e costruttive degli apparati murari residui, cercando di individuare il ruolo del contesto salapino nell’ambito delle tendenze degli ambienti tecnici della Puglia centro-settentrionaleI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.