L’autore trae spunto dalla sentenza per esaminare un istituto caratteristico dell’estradizione che, nella prassi, si presenta raramente all’interprete. Così, dopo aver delineato le ragioni che hanno indotto il legislatore a introdurre l’art. 702 nel codice di rito penale, alla luce delle coordinate delineate dalla Suprema Corte e dalla dottrina, si ricostruisce il profilo procedurale, tanto dal punto di vista statico che dal punto di vista dinamico. Prima di concludere, si passa a esaminare l’istituto nel sistema del mandato d’arresto europeo. Qui si pongono in evidenza le differenze che lo distinguono dall’estradizione e una sua possibile evoluzione nella differente direzione della tutela del diritto di difesa della persona richiesta in consegna.
L'intervento del rappresentante dello stato estero nell'estradizione e nel mandato d'arresto europeo
COLAIACOVO G
2018-01-01
Abstract
L’autore trae spunto dalla sentenza per esaminare un istituto caratteristico dell’estradizione che, nella prassi, si presenta raramente all’interprete. Così, dopo aver delineato le ragioni che hanno indotto il legislatore a introdurre l’art. 702 nel codice di rito penale, alla luce delle coordinate delineate dalla Suprema Corte e dalla dottrina, si ricostruisce il profilo procedurale, tanto dal punto di vista statico che dal punto di vista dinamico. Prima di concludere, si passa a esaminare l’istituto nel sistema del mandato d’arresto europeo. Qui si pongono in evidenza le differenze che lo distinguono dall’estradizione e una sua possibile evoluzione nella differente direzione della tutela del diritto di difesa della persona richiesta in consegna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.