La Corte europea dei diritti dell’uomo ha ritenuto non sussistente la violazione della presunzione di innocenza di cui all’art. 6, § 2, C.e.d.u. conseguente alla menzione del nome del ricorrente in sentenze concernenti i coimputati le cui posizioni erano state stralciate e definite precedentemente, sottolineando come i riferimenti si risolvessero nella mera descrizione neutrale dei fatti, senza alcuna efficacia vincolante per il procedimento penale ancora in corso, essendo invece unicamente funzionali all’accertamento in forma chiara e accurata dei fatti di causa rilevanti nel processo a quo.

Circolazione delle sentenze irrevocabili e presunzione d’innocenza nell’interpretazione della Corte europea

DELVECCHIO F
2014-01-01

Abstract

La Corte europea dei diritti dell’uomo ha ritenuto non sussistente la violazione della presunzione di innocenza di cui all’art. 6, § 2, C.e.d.u. conseguente alla menzione del nome del ricorrente in sentenze concernenti i coimputati le cui posizioni erano state stralciate e definite precedentemente, sottolineando come i riferimenti si risolvessero nella mera descrizione neutrale dei fatti, senza alcuna efficacia vincolante per il procedimento penale ancora in corso, essendo invece unicamente funzionali all’accertamento in forma chiara e accurata dei fatti di causa rilevanti nel processo a quo.
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