Nel presente contributo si analizza il ruolo che le fonti visivo-oggettuali hanno svolto nell'ambito dei Convegni Internazionali organizzati dal Centro Studi normanno-svevi dell'Università degli Studi di Bari. L'ambito di indagine è relativo ai quarant'anni di attività del Centro e ripercorre, da un punto di vista storiografico, i numerosi contributi offerti dagli storici dell'arte alle Giornate, le tematiche affrontate e le differenti posizioni critiche nell'ambito del contesto nazionale ed internazionale. Sulla scia di importanti riflessioni storiografiche avviate in Italia nell’ultimo decennio attraverso I Convegni di Parma o le giornate di studio dedicate ad Adolfo Venturi nel 2006, per citare qualche esempio, il presente contributo ricostruisce, per la prima volta, la storia che le discipline artistiche hanno avuto a partire dalla fondazione della Facoltà di Lettere e Filosofia nell’Ateneo barese ed i rapporti avviati con le istituzioni museali presenti sul territorio e gli organi preposti alla tutela ed alla conservazione del patrimonio storico-artistico della regione. Rapporti complessi, analizzati in relazione al contesto nazionale ed internazionale, attraverso la storia degli studi, le mostre ed i restauri a partire dagli anni ’60 del secolo scorso. Il quadro che emerge per il settore storico-artistico è quello di una realtà in cui l’aggiornamento dei modelli interpretativi avviene in contesti diversi da quelli canonici delle istituzioni universitarie e dei centri di studio ad essa legati.
Quarant’anni di studi sul Mezzogiorno normanno-svevo: il ruolo delle arti visivo-oggettuali
Derosa L.
2014-01-01
Abstract
Nel presente contributo si analizza il ruolo che le fonti visivo-oggettuali hanno svolto nell'ambito dei Convegni Internazionali organizzati dal Centro Studi normanno-svevi dell'Università degli Studi di Bari. L'ambito di indagine è relativo ai quarant'anni di attività del Centro e ripercorre, da un punto di vista storiografico, i numerosi contributi offerti dagli storici dell'arte alle Giornate, le tematiche affrontate e le differenti posizioni critiche nell'ambito del contesto nazionale ed internazionale. Sulla scia di importanti riflessioni storiografiche avviate in Italia nell’ultimo decennio attraverso I Convegni di Parma o le giornate di studio dedicate ad Adolfo Venturi nel 2006, per citare qualche esempio, il presente contributo ricostruisce, per la prima volta, la storia che le discipline artistiche hanno avuto a partire dalla fondazione della Facoltà di Lettere e Filosofia nell’Ateneo barese ed i rapporti avviati con le istituzioni museali presenti sul territorio e gli organi preposti alla tutela ed alla conservazione del patrimonio storico-artistico della regione. Rapporti complessi, analizzati in relazione al contesto nazionale ed internazionale, attraverso la storia degli studi, le mostre ed i restauri a partire dagli anni ’60 del secolo scorso. Il quadro che emerge per il settore storico-artistico è quello di una realtà in cui l’aggiornamento dei modelli interpretativi avviene in contesti diversi da quelli canonici delle istituzioni universitarie e dei centri di studio ad essa legati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.