Obiettivi. Il contributo propone una lettura delle dinamiche relazionali che hanno condotto alla diffusione della filiera corta in agricoltura, emergente dal concetto di ‘multifunzionalità agricola’. Tale lettura terrà conto della diffusione sul territorio nazionale delle pratiche di consumo e produzione critica; quest’ultime, infatti, si ritiene abbiano concorso a ridisegnare la composizione strutturale delle relazioni di canale, in virtù di processi di integrazione e co-creazione di valore fra attori chiave della filiera. Metodologia. La ricostruzione delle dinamiche relazionali avverrà ricorrendo all’approccio metodologico situazionista, caratterizzato dall’interazione di due macro-processi: azione e istituzionalizzazione. Il lavoro consente, così, di spostare il focus dalle dinamiche relazionali interne alla filiera a quelle interne al campo organizzativo. Risultati. L’analisi consente di formulare ipotesi in merito al ruolo assolto dagli attori chiave nel processo di istituzionalizzazione della multifunzionalità agricola e, quindi, della filiera corta, al contempo, non trascurando il ruolo giocato da attori minori. Limiti della ricerca. Il lavoro formula delle ipotesi circa i comportamenti tenuti dai diversi attori, istituzionali e non, che concorrono alla configurazione del campo organizzativo. Si auspica una successiva validazione delle ipotesi attraverso un secondo momento di indagine esplorativa. Implicazioni pratiche. Le riflessioni proposte appaiono interessanti per Studiosi e per operatori del settore, offrendo una descrizione, seppure parziale, del fenomeno. Originalità del lavoro. Il ricorso alla matrice situazionista fornisce, tra gli altri aspetti, una lettura meno ingenua del tema, sottolineando il peso specifico assunto da quegli attori che, nel contesto di riferimento, possono contribuire, a tratti orientandolo, al processo di regolamentazione.

L’istituzionalizzazione della multifunzionalità agricola. Una rilettura in chiave situazionista della filiera corta

NIGRO, CLAUDIO;IANNUZZI, ENRICA
2017-01-01

Abstract

Obiettivi. Il contributo propone una lettura delle dinamiche relazionali che hanno condotto alla diffusione della filiera corta in agricoltura, emergente dal concetto di ‘multifunzionalità agricola’. Tale lettura terrà conto della diffusione sul territorio nazionale delle pratiche di consumo e produzione critica; quest’ultime, infatti, si ritiene abbiano concorso a ridisegnare la composizione strutturale delle relazioni di canale, in virtù di processi di integrazione e co-creazione di valore fra attori chiave della filiera. Metodologia. La ricostruzione delle dinamiche relazionali avverrà ricorrendo all’approccio metodologico situazionista, caratterizzato dall’interazione di due macro-processi: azione e istituzionalizzazione. Il lavoro consente, così, di spostare il focus dalle dinamiche relazionali interne alla filiera a quelle interne al campo organizzativo. Risultati. L’analisi consente di formulare ipotesi in merito al ruolo assolto dagli attori chiave nel processo di istituzionalizzazione della multifunzionalità agricola e, quindi, della filiera corta, al contempo, non trascurando il ruolo giocato da attori minori. Limiti della ricerca. Il lavoro formula delle ipotesi circa i comportamenti tenuti dai diversi attori, istituzionali e non, che concorrono alla configurazione del campo organizzativo. Si auspica una successiva validazione delle ipotesi attraverso un secondo momento di indagine esplorativa. Implicazioni pratiche. Le riflessioni proposte appaiono interessanti per Studiosi e per operatori del settore, offrendo una descrizione, seppure parziale, del fenomeno. Originalità del lavoro. Il ricorso alla matrice situazionista fornisce, tra gli altri aspetti, una lettura meno ingenua del tema, sottolineando il peso specifico assunto da quegli attori che, nel contesto di riferimento, possono contribuire, a tratti orientandolo, al processo di regolamentazione.
2017
97888907394-8-4
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