Il contributo ripercorre le polemiche che accompagnarono l'attività dei grammatici nella Napoli a cavallo tra XV e XVI secolo, in un contesto culturale in cui, in positivo e in negativo, l'eredità del Valla veniva sentita ancora come molto importante. Se per un verso l'attività delle scuole, come quella dello Scoppa, attestano una vitalità innegabile degli studi grammaticali, per l'altra le polemiche contro la litigiosità e la pedanteria dei maestri,che si incontra in D'Alessandro, nel Pontano, nel Sannazaro e in altri autori del Cinquecento napoletano, testimoniano il perdurare di una sostanziale divergenza culturale che finisce per attraversare l'intero secolo.

Pedagoghi, pedanti e filologi nella Napoli rinascimentale

VALERIO, SEBASTIANO
2017-01-01

Abstract

Il contributo ripercorre le polemiche che accompagnarono l'attività dei grammatici nella Napoli a cavallo tra XV e XVI secolo, in un contesto culturale in cui, in positivo e in negativo, l'eredità del Valla veniva sentita ancora come molto importante. Se per un verso l'attività delle scuole, come quella dello Scoppa, attestano una vitalità innegabile degli studi grammaticali, per l'altra le polemiche contro la litigiosità e la pedanteria dei maestri,che si incontra in D'Alessandro, nel Pontano, nel Sannazaro e in altri autori del Cinquecento napoletano, testimoniano il perdurare di una sostanziale divergenza culturale che finisce per attraversare l'intero secolo.
2017
9788865721612
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/358826
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