Introduzione: Le cisti mediane del collo rappresentano una patologia disembriogenetica derivante dalla persistenza di residui del dotto tireoglosso , che nella vita fetale collega la ghiandola tiroide con il forame cieco della base linguale. Tale anomalia è presente in circa il 40% dei bambini ma si manifesta clinicamente solo in una piccola percentuale , generalmente nelle prime due decadi di vita. La tumefazione mediana del collo , le infezioni a cui è soggetta la cisti e la sua fistolizzazione cutanea rappresentano i segni principali di tale patologia che può in tal caso essere suscettibile di rimozione chirurgica. La tecnica attualmente più utilizzata per l’asportazione delle cisti del dotto tireoglosso è la tecnica di Sistrunk che , basandosi sul decorso del dotto stesso , prevede l’escissione della cisti insieme ad una porzione centrale dell’osso ioide ed un cuneo di tessuto della base lingua che include il forame cieco. Con tale tecnica la percentuale di recidiva si è ridotta al 3-5%. Diversi studi hanno dimostrato che questa tendenza a recidivare è giustificabile con il rilievo di diramazioni del dotto al di sopra e al di sotto dell’osso ioide. Per tal motivo Isaacson ha proposto nel 2001 una tecnica di svuotamento centrale del collo in cui , dopo l’elevazione di un lembo cutaneo, attraverso un attenta dissezione dei tessuti molli e delle strutture muscolari della loggia mediana del collo, estesa dalla cartilagine cricoide fino alla base lingua, veniva ad essere asportato tutto il tessuto potenzialmente contenente i residui del dotto tireoglosso e le sue diramazioni. Tale tecnica, per attestazione del suo stesso autore, è indicata nei casi di cisti o fistole mediane del collo recidivanti o complicate da un infezione recente o ricorrente. Materiale e metodo: Sono stati trattati con tecnica di svuotamento centrale del collo 6 casi di cisti del dotto tireoglosso (2 Maschi, 4 femmine; eta’ media 6,8; range 3-14 anni) presso l’ U.O. di Chirurgia Pediatrica Universitaria degli Ospedali Riuniti di Foggia. Tali cisti si presentavano in 3 casi in forma primaria (con fistola mediana suppurata in un caso e con storia di flogosi recidivanti negli altri due) . I restanti 3 casi erano invece recidive di cisti mediane già trattate con tecnica di Sistrunk. La diagnosi clinica di questi casi era stata avvalorata dall’esame ecografico. Risultati: Nessuna complicanza intraoperatoria è stata rilevata. Il controllo ecografico ad un anno non ha messo in evidenza segni di recidiva della patologia. Al controllo clinico inoltre non si sono notate alterazioni nella fonazione o nella deglutizione, né alterazioni estetiche cervicali. Conclusione: La tecnica di svuotamento centrale del collo consente di ottenere ottimi risultati nei casi di cisti del dotto tireoglosso recidivanti o gravate da flogosi recenti o ricorrenti. Il suo utilizzo nei casi primari per cisti non complicate tuttavia non è giustificata dalle basse percentuali di recidiva della tecnica di Sistrunk e dalla possibile morbidità della resezione di strutture muscolari della loggia mediana del collo, nonché dal rischio di ledere strutture nobili situate nelle strette vicinanze (carotide interna e nervo vago)
Svuotamento centrale del collo nel trattamento delle cisti del dotto tireoglosso
BARTOLI, FABIO;
2009-01-01
Abstract
Introduzione: Le cisti mediane del collo rappresentano una patologia disembriogenetica derivante dalla persistenza di residui del dotto tireoglosso , che nella vita fetale collega la ghiandola tiroide con il forame cieco della base linguale. Tale anomalia è presente in circa il 40% dei bambini ma si manifesta clinicamente solo in una piccola percentuale , generalmente nelle prime due decadi di vita. La tumefazione mediana del collo , le infezioni a cui è soggetta la cisti e la sua fistolizzazione cutanea rappresentano i segni principali di tale patologia che può in tal caso essere suscettibile di rimozione chirurgica. La tecnica attualmente più utilizzata per l’asportazione delle cisti del dotto tireoglosso è la tecnica di Sistrunk che , basandosi sul decorso del dotto stesso , prevede l’escissione della cisti insieme ad una porzione centrale dell’osso ioide ed un cuneo di tessuto della base lingua che include il forame cieco. Con tale tecnica la percentuale di recidiva si è ridotta al 3-5%. Diversi studi hanno dimostrato che questa tendenza a recidivare è giustificabile con il rilievo di diramazioni del dotto al di sopra e al di sotto dell’osso ioide. Per tal motivo Isaacson ha proposto nel 2001 una tecnica di svuotamento centrale del collo in cui , dopo l’elevazione di un lembo cutaneo, attraverso un attenta dissezione dei tessuti molli e delle strutture muscolari della loggia mediana del collo, estesa dalla cartilagine cricoide fino alla base lingua, veniva ad essere asportato tutto il tessuto potenzialmente contenente i residui del dotto tireoglosso e le sue diramazioni. Tale tecnica, per attestazione del suo stesso autore, è indicata nei casi di cisti o fistole mediane del collo recidivanti o complicate da un infezione recente o ricorrente. Materiale e metodo: Sono stati trattati con tecnica di svuotamento centrale del collo 6 casi di cisti del dotto tireoglosso (2 Maschi, 4 femmine; eta’ media 6,8; range 3-14 anni) presso l’ U.O. di Chirurgia Pediatrica Universitaria degli Ospedali Riuniti di Foggia. Tali cisti si presentavano in 3 casi in forma primaria (con fistola mediana suppurata in un caso e con storia di flogosi recidivanti negli altri due) . I restanti 3 casi erano invece recidive di cisti mediane già trattate con tecnica di Sistrunk. La diagnosi clinica di questi casi era stata avvalorata dall’esame ecografico. Risultati: Nessuna complicanza intraoperatoria è stata rilevata. Il controllo ecografico ad un anno non ha messo in evidenza segni di recidiva della patologia. Al controllo clinico inoltre non si sono notate alterazioni nella fonazione o nella deglutizione, né alterazioni estetiche cervicali. Conclusione: La tecnica di svuotamento centrale del collo consente di ottenere ottimi risultati nei casi di cisti del dotto tireoglosso recidivanti o gravate da flogosi recenti o ricorrenti. Il suo utilizzo nei casi primari per cisti non complicate tuttavia non è giustificata dalle basse percentuali di recidiva della tecnica di Sistrunk e dalla possibile morbidità della resezione di strutture muscolari della loggia mediana del collo, nonché dal rischio di ledere strutture nobili situate nelle strette vicinanze (carotide interna e nervo vago)I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.