L’indagine esamina le regole generali per il trattamento dei dati contenute nel Dlgs. 196/2003 (cd. Codice della privacy), comparando le soluzioni in esso previste con quelle contenute nella l. 675/1996, prima legge organica in materia. In questa prospettiva vengono analizzati in modo critico le modalità del trattamento e i requisiti dei dati, soffermandosi in particolare sulle problematiche connesse alla correttezza e liceità con cui i dati devono essere trattati e sulle conseguenze di un trattamento operato in violazione di tale prescrizione. Con riguardo al contenuto dell’obbligo di informativa, è attribuito particolare rilievo al problema dell’individuazione del soggetto interessato - che presenta difficoltà interpretative soprattutto rispetto al minore - e al problema delle funzioni che l’obbligo di informativa è chiamato dal legislatore a svolgere. Si affronta poi la questione della fase relativa alla cessazione del trattamento dei dati, prospettando i possibili rischi sottesi alla formulazione normativa piuttosto ampia in tema di cessione dei dati. Dopo aver rilevato la “nascita” di un tertium genus di dati - i cd. dati “semi-sensibli”o “più che comuni”, categoria di incerta ed equivoca individuazione - si affronta la questione relativa all’utilizzabilità di profili automatizzati a fini decisionali, evidenziandone i rischi e valutando criticamente gli strumenti di tutela predisposti dal legislatore. Viene infine esaminata la problematica dei codici deontologici, ripercorrendone l’iter evolutivo e segnalando le più significative criticità sul punto. La loro procedura estremamente semplificata di produzione e modificazione, se presenta indubbi vantaggi sotto il profilo della flessibilità e dell’aderenza alla realtà del settore considerato potrebbe infatti rivelarsi non idonea a garantire sufficientemente la tutela di un diritto quale quello alla protezione dei dati personali.

Le regole generali per il trattamento dei dati

BOZZI, LUCIA
2007-01-01

Abstract

L’indagine esamina le regole generali per il trattamento dei dati contenute nel Dlgs. 196/2003 (cd. Codice della privacy), comparando le soluzioni in esso previste con quelle contenute nella l. 675/1996, prima legge organica in materia. In questa prospettiva vengono analizzati in modo critico le modalità del trattamento e i requisiti dei dati, soffermandosi in particolare sulle problematiche connesse alla correttezza e liceità con cui i dati devono essere trattati e sulle conseguenze di un trattamento operato in violazione di tale prescrizione. Con riguardo al contenuto dell’obbligo di informativa, è attribuito particolare rilievo al problema dell’individuazione del soggetto interessato - che presenta difficoltà interpretative soprattutto rispetto al minore - e al problema delle funzioni che l’obbligo di informativa è chiamato dal legislatore a svolgere. Si affronta poi la questione della fase relativa alla cessazione del trattamento dei dati, prospettando i possibili rischi sottesi alla formulazione normativa piuttosto ampia in tema di cessione dei dati. Dopo aver rilevato la “nascita” di un tertium genus di dati - i cd. dati “semi-sensibli”o “più che comuni”, categoria di incerta ed equivoca individuazione - si affronta la questione relativa all’utilizzabilità di profili automatizzati a fini decisionali, evidenziandone i rischi e valutando criticamente gli strumenti di tutela predisposti dal legislatore. Viene infine esaminata la problematica dei codici deontologici, ripercorrendone l’iter evolutivo e segnalando le più significative criticità sul punto. La loro procedura estremamente semplificata di produzione e modificazione, se presenta indubbi vantaggi sotto il profilo della flessibilità e dell’aderenza alla realtà del settore considerato potrebbe infatti rivelarsi non idonea a garantire sufficientemente la tutela di un diritto quale quello alla protezione dei dati personali.
2007
9788834857359
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