Sin dai primi anni Novanta, dopo la caduta del regime, in Albania si è riscontrato un sensibile aumento della criminalità e delle vendette di sangue. L’ipotesi che in uno Stato moderno abbia ripreso corpo una pratica giuridica così arcaica e violenta solleva dubbi inquietanti, ma esige una risposta volta a fare giustizia di stereotipi negativi e pregiudizi. Quali le ragioni del fenomeno? Che funzione svolge la vendetta nel mondo albanese contemporaneo? Quello che il volume propone – grazie a una lunga ricerca condotta sul campo dall’autrice in Albania nel corso degli anni ‘90 – è il racconto di un Paese che vive una contraddizione profonda: da una parte sembra guardare al futuro, al suo ingresso in Europa, al mercato globalizzato, dall’altra è innegabilmente ancorata alla tradizione. Nel ripercorrere le tappe della transizione tra passato e presente, la sequenza delle vendette riprese in Albania non sono intese come fatti, come eventi, ma come mito, ovvero come narrazione simbolica del legame sociale e della relazione che lo stesso mito della vendetta stabilisce con la violenza.
Titolo: | Pensare il sangue. La vendetta di sangue in Albania |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2002 |
Abstract: | Sin dai primi anni Novanta, dopo la caduta del regime, in Albania si è riscontrato un sensibile aumento della criminalità e delle vendette di sangue. L’ipotesi che in uno Stato moderno abbia ripreso corpo una pratica giuridica così arcaica e violenta solleva dubbi inquietanti, ma esige una risposta volta a fare giustizia di stereotipi negativi e pregiudizi. Quali le ragioni del fenomeno? Che funzione svolge la vendetta nel mondo albanese contemporaneo? Quello che il volume propone – grazie a una lunga ricerca condotta sul campo dall’autrice in Albania nel corso degli anni ‘90 – è il racconto di un Paese che vive una contraddizione profonda: da una parte sembra guardare al futuro, al suo ingresso in Europa, al mercato globalizzato, dall’altra è innegabilmente ancorata alla tradizione. Nel ripercorrere le tappe della transizione tra passato e presente, la sequenza delle vendette riprese in Albania non sono intese come fatti, come eventi, ma come mito, ovvero come narrazione simbolica del legame sociale e della relazione che lo stesso mito della vendetta stabilisce con la violenza. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11369/9764 |
ISBN: | 8883532023 |
Appare nelle tipologie: | 3.1 Monografia o trattato scientifico |