Dopo un attento excursus storico, che consente di cogliere le ragioni del passaggio dall'originario divieto dell'anatocismo al suo riconoscimento nel diritto positivo, l'a. si sofferma ampiamente nell'esegesi dell’art. 1283 del codice civile del 1942, individuando le ragioni storico-sistematiche dell'esistenza di “usi contrari” con riferimento al conto corrente bancario e, conseguentemente, dell'inapplicabilità allo stesso del ridetto disposto codicistico. Richiamato il costante ed univoco indirizzo interpretativo seguito per oltre un ventennio dalla giurisprudenza di legittimità circa la natura normativa della clausola di capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi contemplata nelle n.u.b. e le ragioni, anche economiche, a fondamento della regola del c.d. “doppio binario”, l'a. analizza attentamente la normativa, sia primaria che secondaria, in materia creditizia, sostenendo la perdurante legittimità, anche dopo l'entrata in vigore del T.U., della prassi anatocistica bancaria. Vengono, quindi, passate in rassegna gli itinera argomentativi delle prime tre "storiche" pronunce che nel corso del 1999 hanno segnato l'inatteso revirement della Cassazione ed illustrate le nuove regole ed il regime transitorio della modalità di calcolo degli interessi introdotte dall'Esecutivo con l’art. 25 del d.lgs. n. 342/1999, nell'illusorio tentativo di arginare sul nascere la crescita esponenziale del vasto ed oneroso contenzioso giudiziario che iniziava a delinearsi per effetto dell'overruling della Suprema Corte. L'a. non risparmia critiche tanto all'intervento legislativo del Governo quanto alla successiva sentenza della Consulta (Cost. 17 ottobre 2000, n. 425) che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della ridetta disciplina transitoria. Analizzati gli effetti prodotti dalla pronuncia del Giudice delle leggi sul quadro normativo di riferimento, si dà altresì conto dell'orientamento - che sempre più larghi consensi miete nella giurisprudenza di merito - contrario al mutato indirizzo interpretativo della Corte regolatrice, per poi passare ad illustrare - con estrema chiarezza e linearità espositiva - tutti gli ulteriori argomenti che militano a conforto della piena validità delle clausole di capitalizzazione trimestrale degli interessi contemplate nei contratti bancari stipulati anteriormente alla novella introdotta dal citato d.lgs. n. 342/1999, a prescindere dall'accertamento dell'esistenza, o no, di un uso normativo derogatorio fatto salvo dall'art. 1283 c.c. e, quindi, indipendentemente dalla ricorrenza delle condizioni ivi prescritte ai fini della sua operatività. L'indagine sull'anatocismo bancario è completata da un'accurata esegesi della delibera CICR del 9 febbraio 2000 che, come è noto, ha introdotto una disciplina speciale in materia di produzione e di calcolo degli interessi sugli interessi maturati nell'ambito delle operazioni bancarie - di cui l'a. non trascura di stigmatizzare sia i profili problematici, sia le difficoltà applicative.

voce Interessi anatocistici

PORCELLI, GIACOMO
2007-01-01

Abstract

Dopo un attento excursus storico, che consente di cogliere le ragioni del passaggio dall'originario divieto dell'anatocismo al suo riconoscimento nel diritto positivo, l'a. si sofferma ampiamente nell'esegesi dell’art. 1283 del codice civile del 1942, individuando le ragioni storico-sistematiche dell'esistenza di “usi contrari” con riferimento al conto corrente bancario e, conseguentemente, dell'inapplicabilità allo stesso del ridetto disposto codicistico. Richiamato il costante ed univoco indirizzo interpretativo seguito per oltre un ventennio dalla giurisprudenza di legittimità circa la natura normativa della clausola di capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi contemplata nelle n.u.b. e le ragioni, anche economiche, a fondamento della regola del c.d. “doppio binario”, l'a. analizza attentamente la normativa, sia primaria che secondaria, in materia creditizia, sostenendo la perdurante legittimità, anche dopo l'entrata in vigore del T.U., della prassi anatocistica bancaria. Vengono, quindi, passate in rassegna gli itinera argomentativi delle prime tre "storiche" pronunce che nel corso del 1999 hanno segnato l'inatteso revirement della Cassazione ed illustrate le nuove regole ed il regime transitorio della modalità di calcolo degli interessi introdotte dall'Esecutivo con l’art. 25 del d.lgs. n. 342/1999, nell'illusorio tentativo di arginare sul nascere la crescita esponenziale del vasto ed oneroso contenzioso giudiziario che iniziava a delinearsi per effetto dell'overruling della Suprema Corte. L'a. non risparmia critiche tanto all'intervento legislativo del Governo quanto alla successiva sentenza della Consulta (Cost. 17 ottobre 2000, n. 425) che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della ridetta disciplina transitoria. Analizzati gli effetti prodotti dalla pronuncia del Giudice delle leggi sul quadro normativo di riferimento, si dà altresì conto dell'orientamento - che sempre più larghi consensi miete nella giurisprudenza di merito - contrario al mutato indirizzo interpretativo della Corte regolatrice, per poi passare ad illustrare - con estrema chiarezza e linearità espositiva - tutti gli ulteriori argomenti che militano a conforto della piena validità delle clausole di capitalizzazione trimestrale degli interessi contemplate nei contratti bancari stipulati anteriormente alla novella introdotta dal citato d.lgs. n. 342/1999, a prescindere dall'accertamento dell'esistenza, o no, di un uso normativo derogatorio fatto salvo dall'art. 1283 c.c. e, quindi, indipendentemente dalla ricorrenza delle condizioni ivi prescritte ai fini della sua operatività. L'indagine sull'anatocismo bancario è completata da un'accurata esegesi della delibera CICR del 9 febbraio 2000 che, come è noto, ha introdotto una disciplina speciale in materia di produzione e di calcolo degli interessi sugli interessi maturati nell'ambito delle operazioni bancarie - di cui l'a. non trascura di stigmatizzare sia i profili problematici, sia le difficoltà applicative.
2007
8859801389
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/94083
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