Il volume analizza in un ottica internazionalistica la Politica di sicurezza esterna dell'Unione europea, dalla sua nascita, negli anni '70 del secolo scorso, fino alle novità introdotte dal Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa. L'attenzione si concentra anzitutto sulla Politica estera e di sicurezza comune dell'Unione (PESC) disciplinata dal Titolo V del Trattato sull'Unione nella versione di Maastricht, quale forma di cooperazione intergovernativa separata ma collegata al processo di costruzione comunitario. In tale contesto si affronta anche la questione del ruolo delle istituzioni comunitarie nell'ambito della politica estera europea, e in particolare di quello della Commissione, vista quale garante della tutela degli interessi e delle prerogative comunitarie nell'azione internazionale dell'Unione. Inoltre l'attenzione è posta anche sulla Politica europea di sicurezza e difesa che, benché prevista anch'essa dal titolo V del Trattato sull'Unione ha visto la sua disciplina svilupparsi pragmaticamente per lo più attraverso documenti politici elaborati dalla Presidenza e approvati dal Consiglio europeo. Ciò le ha garantito quella flessibilità necessaria, non solo per permettere la creazione di forze militari da utilizzare nell'ambito di missioni internazionali di pace, inquadrabili quali coalizioni internazionali create dagli Stati sotto la bandiera dell'Unione, ma anche di dare vita a un partenariato con la NATO diretto a permettere l'utilizzo, sotto il comando dell'Unione, di risorse dell'Alleanza Atlantica. Infine sono oggetto di attenzione le novità previste in materia di PESC e PESD dalla Costituzione europea le cui disposizioni, come noto, sono riprodotte in buona parte nel Trattato di Lisbona attualmente in vigore.
La politica di sicurezza esterna dell'Unione europea
NOVI, CRISEIDE
2005-01-01
Abstract
Il volume analizza in un ottica internazionalistica la Politica di sicurezza esterna dell'Unione europea, dalla sua nascita, negli anni '70 del secolo scorso, fino alle novità introdotte dal Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa. L'attenzione si concentra anzitutto sulla Politica estera e di sicurezza comune dell'Unione (PESC) disciplinata dal Titolo V del Trattato sull'Unione nella versione di Maastricht, quale forma di cooperazione intergovernativa separata ma collegata al processo di costruzione comunitario. In tale contesto si affronta anche la questione del ruolo delle istituzioni comunitarie nell'ambito della politica estera europea, e in particolare di quello della Commissione, vista quale garante della tutela degli interessi e delle prerogative comunitarie nell'azione internazionale dell'Unione. Inoltre l'attenzione è posta anche sulla Politica europea di sicurezza e difesa che, benché prevista anch'essa dal titolo V del Trattato sull'Unione ha visto la sua disciplina svilupparsi pragmaticamente per lo più attraverso documenti politici elaborati dalla Presidenza e approvati dal Consiglio europeo. Ciò le ha garantito quella flessibilità necessaria, non solo per permettere la creazione di forze militari da utilizzare nell'ambito di missioni internazionali di pace, inquadrabili quali coalizioni internazionali create dagli Stati sotto la bandiera dell'Unione, ma anche di dare vita a un partenariato con la NATO diretto a permettere l'utilizzo, sotto il comando dell'Unione, di risorse dell'Alleanza Atlantica. Infine sono oggetto di attenzione le novità previste in materia di PESC e PESD dalla Costituzione europea le cui disposizioni, come noto, sono riprodotte in buona parte nel Trattato di Lisbona attualmente in vigore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.