Quali sono le caratteristiche di una scuola "emotiva", che sappia alfabetizzare alle emozioni, costruire la "competenza emotiva", valorizzare l'incontro e l'integrazione tra ragione ed emozioni? Una scuola che, da luogo di trasmissione di saperi, diventi luogo di ben-essere per il bambino e per l'insegnante? Il volume vuole essere uno strumento di riflessione sui ruoli e le funzioni dei protagonisti di una scuola "emotiva", nonché su alcune possibili metodologie didattiche di un "fare scuola" che promuova e valorizzi competenze personali e relazionali nell'ottica dell'integrazione tra dimensione emotiva e cognitiva. Ricerche teoriche ed empiriche, una corretta gestione delle emozioni e la costruzione di relazioni interpersonali sane ed equilibrate, si rivelano fattori indispensabili ai fini del successo non solo scolastico ma, più in generale, formativo di un individuo. Ne consegue che una delle emergenze della formazione è promuovere la consapevolezza che l'intelligenza e l'apprendimento non funzionano se non li alimenta anche il cuore. Il volume si sofferma, nel I capitolo, sui presupposti teorici che spiegano la necessità, da parte della pedagogia, di aprirsi ai labirinti dell'emozione. Nel II capitolo si enucleano i capisaldi dell'intelligenza emotiva e le sue ricadute in ambito pedagogico e didattico. Il III capitolo delinea le figure dei protagonisti di una scuola "emotiva": il docente, lo studente e il genitore. IV capitolo prende in esame le più importanti attività che caratterizzano una scuola "emotiva": il gioco, il laboratorio e l'utilizzo esperto delle tecnologie informatiche (in special modo internet).Il V capitolo presenta il metodo autobiografico come possibile strumento di educazione al pensiero e all'emozione, ponte che unisca le ragioni del cuore al cuore della ragione.
La scuola delle emozioni
DATO, DANIELA
2004-01-01
Abstract
Quali sono le caratteristiche di una scuola "emotiva", che sappia alfabetizzare alle emozioni, costruire la "competenza emotiva", valorizzare l'incontro e l'integrazione tra ragione ed emozioni? Una scuola che, da luogo di trasmissione di saperi, diventi luogo di ben-essere per il bambino e per l'insegnante? Il volume vuole essere uno strumento di riflessione sui ruoli e le funzioni dei protagonisti di una scuola "emotiva", nonché su alcune possibili metodologie didattiche di un "fare scuola" che promuova e valorizzi competenze personali e relazionali nell'ottica dell'integrazione tra dimensione emotiva e cognitiva. Ricerche teoriche ed empiriche, una corretta gestione delle emozioni e la costruzione di relazioni interpersonali sane ed equilibrate, si rivelano fattori indispensabili ai fini del successo non solo scolastico ma, più in generale, formativo di un individuo. Ne consegue che una delle emergenze della formazione è promuovere la consapevolezza che l'intelligenza e l'apprendimento non funzionano se non li alimenta anche il cuore. Il volume si sofferma, nel I capitolo, sui presupposti teorici che spiegano la necessità, da parte della pedagogia, di aprirsi ai labirinti dell'emozione. Nel II capitolo si enucleano i capisaldi dell'intelligenza emotiva e le sue ricadute in ambito pedagogico e didattico. Il III capitolo delinea le figure dei protagonisti di una scuola "emotiva": il docente, lo studente e il genitore. IV capitolo prende in esame le più importanti attività che caratterizzano una scuola "emotiva": il gioco, il laboratorio e l'utilizzo esperto delle tecnologie informatiche (in special modo internet).Il V capitolo presenta il metodo autobiografico come possibile strumento di educazione al pensiero e all'emozione, ponte che unisca le ragioni del cuore al cuore della ragione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.