Questo studio procede da una linea che valorizza le discipline antitrust e di proprietà intellettuale quali strumenti complementari per stimolare un modello di concorrenza dinamica. E sostiene che (pur quando escluda la competizione dal mercato) il rifiuto di condividere con i concorrenti risorse di proprietà intellettuale generatrici di una posizione dominante è tipicamente assistito da una giustificazione oggettiva, che impone di sottrarlo alla sanzione antitrust. Sulla scorta di argomentazioni di carattere teleologico e sistematico la ricerca in esame teorizza in particolare che questo rifiuto possa rappresentare un abuso di posizione dominante (solo) quando riguardi una risorsa acquistata senza merito nella gara dell’innovazione: e così precisamente una risorsa formata in regime diverso dalla concorrenza, oppure in disapplicazione o violazione delle sue regole
Proprietà intellettuale, antitrust e rifiuto di licenze
BERTANI, MICHELE
2004-01-01
Abstract
Questo studio procede da una linea che valorizza le discipline antitrust e di proprietà intellettuale quali strumenti complementari per stimolare un modello di concorrenza dinamica. E sostiene che (pur quando escluda la competizione dal mercato) il rifiuto di condividere con i concorrenti risorse di proprietà intellettuale generatrici di una posizione dominante è tipicamente assistito da una giustificazione oggettiva, che impone di sottrarlo alla sanzione antitrust. Sulla scorta di argomentazioni di carattere teleologico e sistematico la ricerca in esame teorizza in particolare che questo rifiuto possa rappresentare un abuso di posizione dominante (solo) quando riguardi una risorsa acquistata senza merito nella gara dell’innovazione: e così precisamente una risorsa formata in regime diverso dalla concorrenza, oppure in disapplicazione o violazione delle sue regoleI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.