Nella pedagogia comeniana un posto di assoluto rilievo è riservato all’educazione linguistica. Tale interesse, costante ed inesauribile nell’intera esistenza di Comenio, si motiva con la particolare importanza attribuita alla lingua come veicolo di conoscenza volto all’approfondimento di mondi e culture “altre”, in vista di una tolleranza reciproca fra i popoli che fosse finalizzata ad una palingenesi morale tale da rendere l’intero globo un posto migliore rispetto al presente, un luogo nel quale vivere nella pace e nella fratellanza. Nonostante la concezione linguistica di Comenio si colori di forti accenti utopistici, le risultanze sul fronte della prassi quotidiana rivolta alla scuole dell’epoca si dimostrano per molti aspetti efficaci, moderne, consone ai tempi. Fin dalle prime elaborazioni, la didattica delle lingue rivela tratti di notevole innovazione, in particolare nell’ambito dell’apprendimento lessicale: già nella Didactica Magna risulta chiaro lo sforzo di enfatizzare l’esigenza di far “imparare un numero di cose uguale al numero delle parole”, in accordo con una concezione che pone in parallelo res et verba. Sul fronte della prassi didattica relativa all’insegnamento del latino Comenio predispone per ogni singola fase una serie di libri da destinare sia agli alunni che agli insegnanti: avremo dunque il “vestibulum” della lingua che contiene un centinaio di semplici vocaboli, la “janua”, in cui sono elencati i vocaboli più usati, proposti al discente sotto forma di brevi sentenze “che esprimano le cose nel loro aspetto vivo”; segue il “palatium”, contenente scritti di vario argomento e natura, frasi eleganti e forbite, regole per ornare i periodi. Infine viene predisposto un “thesaurus” tale da rappresentare una summa tratta dai testi degli autori classici, sotto forma di scelta antologica da leggere in classe, alla quale si affiancherà un catalogo ragionato di opere. Complementari rispetto a tali testi, sono poi i “libri sussidiari” finalizzati a fornire un indice delle voci latino-vernacolo, differenti per numero di parole e per complessità.
L'importanza della "Nomenclatura Rerum" nella didattica delle lingue di Comenio
CAGNOLATI, ANTONELLA
2007-01-01
Abstract
Nella pedagogia comeniana un posto di assoluto rilievo è riservato all’educazione linguistica. Tale interesse, costante ed inesauribile nell’intera esistenza di Comenio, si motiva con la particolare importanza attribuita alla lingua come veicolo di conoscenza volto all’approfondimento di mondi e culture “altre”, in vista di una tolleranza reciproca fra i popoli che fosse finalizzata ad una palingenesi morale tale da rendere l’intero globo un posto migliore rispetto al presente, un luogo nel quale vivere nella pace e nella fratellanza. Nonostante la concezione linguistica di Comenio si colori di forti accenti utopistici, le risultanze sul fronte della prassi quotidiana rivolta alla scuole dell’epoca si dimostrano per molti aspetti efficaci, moderne, consone ai tempi. Fin dalle prime elaborazioni, la didattica delle lingue rivela tratti di notevole innovazione, in particolare nell’ambito dell’apprendimento lessicale: già nella Didactica Magna risulta chiaro lo sforzo di enfatizzare l’esigenza di far “imparare un numero di cose uguale al numero delle parole”, in accordo con una concezione che pone in parallelo res et verba. Sul fronte della prassi didattica relativa all’insegnamento del latino Comenio predispone per ogni singola fase una serie di libri da destinare sia agli alunni che agli insegnanti: avremo dunque il “vestibulum” della lingua che contiene un centinaio di semplici vocaboli, la “janua”, in cui sono elencati i vocaboli più usati, proposti al discente sotto forma di brevi sentenze “che esprimano le cose nel loro aspetto vivo”; segue il “palatium”, contenente scritti di vario argomento e natura, frasi eleganti e forbite, regole per ornare i periodi. Infine viene predisposto un “thesaurus” tale da rappresentare una summa tratta dai testi degli autori classici, sotto forma di scelta antologica da leggere in classe, alla quale si affiancherà un catalogo ragionato di opere. Complementari rispetto a tali testi, sono poi i “libri sussidiari” finalizzati a fornire un indice delle voci latino-vernacolo, differenti per numero di parole e per complessità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.