Il saggio analizza come robotica educativa e coding possano diventare leve di innovazione didattica e coesione sociale nelle aree interne. Dopo aver inquadrato il tema nel percorso normativo (PNSD, SNAI, PNRR) e nel dibattito sulle competenze per il XXI secolo, viene proposta una cornice pedagogica costruttivista/costruzionista e modelli di progettazione iterativa (Spiral Model, Engineering Design Process, Kindergarten Approach di Resnick), con focus sul ruolo del debugging e sul valore formativo dell’errore. Sono presentate pratiche “plugged” e “unplugged” e tre approcci metodologici: IDeAL (Iterative Design for Active Learning), tinkering e Novel Engineering, che integrano artefatti materiali, programmazione a blocchi e narrazioni letterarie per sviluppare pensiero computazionale, problem solving, creatività e collaborazione. Due sperimentazioni, una in scuola primaria (Novel Engineering con LEGO® WeDo, prototipazione e riscrittura creativa) e una in secondaria di I grado (tinkering e robotica LEGO® Mindstorms, sfide progressive e valutazione autentica), evidenziano miglioramenti nelle competenze digitali e trasversali, nell’inclusione e nella motivazione. Il contributo conclude che robotica e coding, se sostenuti da formazione docenti, risorse e infrastrutture adeguate, possono trasformare la scuola delle aree interne in presidio culturale e laboratorio di innovazione sociale, contribuendo a ridurre i divari territoriali.

Robotica educativa e cultura dell’innovazione: percorsi scolastici per le aree interne

Anna Teresa Musicco
2025-01-01

Abstract

Il saggio analizza come robotica educativa e coding possano diventare leve di innovazione didattica e coesione sociale nelle aree interne. Dopo aver inquadrato il tema nel percorso normativo (PNSD, SNAI, PNRR) e nel dibattito sulle competenze per il XXI secolo, viene proposta una cornice pedagogica costruttivista/costruzionista e modelli di progettazione iterativa (Spiral Model, Engineering Design Process, Kindergarten Approach di Resnick), con focus sul ruolo del debugging e sul valore formativo dell’errore. Sono presentate pratiche “plugged” e “unplugged” e tre approcci metodologici: IDeAL (Iterative Design for Active Learning), tinkering e Novel Engineering, che integrano artefatti materiali, programmazione a blocchi e narrazioni letterarie per sviluppare pensiero computazionale, problem solving, creatività e collaborazione. Due sperimentazioni, una in scuola primaria (Novel Engineering con LEGO® WeDo, prototipazione e riscrittura creativa) e una in secondaria di I grado (tinkering e robotica LEGO® Mindstorms, sfide progressive e valutazione autentica), evidenziano miglioramenti nelle competenze digitali e trasversali, nell’inclusione e nella motivazione. Il contributo conclude che robotica e coding, se sostenuti da formazione docenti, risorse e infrastrutture adeguate, possono trasformare la scuola delle aree interne in presidio culturale e laboratorio di innovazione sociale, contribuendo a ridurre i divari territoriali.
2025
979-12-5627-176-4
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