Il contributo focalizza l’attenzione su Antonietta Giacomelli, scrittrice trevigiana (1857-1949). Il suo impegno, riconducibile al femminismo cristiano, si traduce nella tensione pedagogica della produzione letteraria (segnaliamo la tetralogia che si apre con Lungo la via e termina con Vigilie) e nell’azione benefica in realtà associative come L’Unione per il Bene. La sua apertura al modernismo consisteva soprattutto nella volontà di ricondurre alla fedeltà ai principi evangelici un cattolicesimo preda di atteggiamenti farisaici. L’intervento evidenzia i caratteri dell’impegno religioso ed educativo di Giacomelli nei romanzi e negli scritti memoriali (Ultime pagine, Milano 1938), con riferimenti anche alle sue conferenze e agli epistolari.
Antonietta Giacomelli e la voce della donna tra fede religiosa ed educazione
Palumbo Gianni Antonio
2024-01-01
Abstract
Il contributo focalizza l’attenzione su Antonietta Giacomelli, scrittrice trevigiana (1857-1949). Il suo impegno, riconducibile al femminismo cristiano, si traduce nella tensione pedagogica della produzione letteraria (segnaliamo la tetralogia che si apre con Lungo la via e termina con Vigilie) e nell’azione benefica in realtà associative come L’Unione per il Bene. La sua apertura al modernismo consisteva soprattutto nella volontà di ricondurre alla fedeltà ai principi evangelici un cattolicesimo preda di atteggiamenti farisaici. L’intervento evidenzia i caratteri dell’impegno religioso ed educativo di Giacomelli nei romanzi e negli scritti memoriali (Ultime pagine, Milano 1938), con riferimenti anche alle sue conferenze e agli epistolari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.