Tra gli ultimi anni del Quattrocento e la seconda metà del Cinquecento furono concepiti diversi dialoghi, composti in latino o in volgare, ambientati alle soglie dell’aldilà. Una medesima situazione narrativa viene riproposta in questi scritti: un’anima che giunge alle soglie del paradiso e rivendica il proprio diritto ad entrare, ora in ragione delle sue buone azioni, ora in forza al ruolo che aveva ricoperto in vita. In questa situazione viene spesso ritratta l’anima di un papa (Giulio II o Leone X) respinto dal primo pontefice, Pietro, sul modello esemplare offerto dallo Iulius exclusus attribuito ad Erasmo. Il presente volume ricostruisce questa trama, attraverso lo studio delle opere di Antonio de Ferrariis Galateo, Erasmo da Rotterdam, Andrea Guarna, Nicolò Franco, Celio Secondo Curione e Agostino Vanzo.
Per entrare in Paradiso. Dialoghi del Rinascimento alle soglie dell’aldilà
sebastiano valerio
2024-01-01
Abstract
Tra gli ultimi anni del Quattrocento e la seconda metà del Cinquecento furono concepiti diversi dialoghi, composti in latino o in volgare, ambientati alle soglie dell’aldilà. Una medesima situazione narrativa viene riproposta in questi scritti: un’anima che giunge alle soglie del paradiso e rivendica il proprio diritto ad entrare, ora in ragione delle sue buone azioni, ora in forza al ruolo che aveva ricoperto in vita. In questa situazione viene spesso ritratta l’anima di un papa (Giulio II o Leone X) respinto dal primo pontefice, Pietro, sul modello esemplare offerto dallo Iulius exclusus attribuito ad Erasmo. Il presente volume ricostruisce questa trama, attraverso lo studio delle opere di Antonio de Ferrariis Galateo, Erasmo da Rotterdam, Andrea Guarna, Nicolò Franco, Celio Secondo Curione e Agostino Vanzo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.