Una specifica declinazione dell’esilio al femminile ci viene offerta dai testi di Erika Mann, scrittrice, attrice, giornalista e corrispondente di guerra, le cui posizioni si connotano presto per il deciso antifascismo e per l’apertura cosmopolita. Le sue forme brevi, in particolare quelle contenute nella raccolta "Blitze überm Ozean", sono caratterizzate dalla capacità di collegare il mondo esterno e quello interno dell’autrice ed esprimono un atteggiamento di base antisistematico e non metodico. Ciò che rende interessanti oggi questi testi eterogenei sono proprio le posizioni che Mann assume partendo dalla sua peculiare capacità di osservazione, da incontri letterari e personali, dall’analisi diretta delle situazioni sfidando i pericoli che il giornalismo di guerra comporta.
Declinare l’esilio al femminile. I "Lampi sull’oceano" di Erika Mann
L. Perrone Capano
2024-01-01
Abstract
Una specifica declinazione dell’esilio al femminile ci viene offerta dai testi di Erika Mann, scrittrice, attrice, giornalista e corrispondente di guerra, le cui posizioni si connotano presto per il deciso antifascismo e per l’apertura cosmopolita. Le sue forme brevi, in particolare quelle contenute nella raccolta "Blitze überm Ozean", sono caratterizzate dalla capacità di collegare il mondo esterno e quello interno dell’autrice ed esprimono un atteggiamento di base antisistematico e non metodico. Ciò che rende interessanti oggi questi testi eterogenei sono proprio le posizioni che Mann assume partendo dalla sua peculiare capacità di osservazione, da incontri letterari e personali, dall’analisi diretta delle situazioni sfidando i pericoli che il giornalismo di guerra comporta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.