L’epoca contemporanea, caratterizzata da cambiamenti imprevedibili e repentini che si susseguono a ritmo incalzante, è attualmente scenario della transizione digitale e di inedite forme di lavoro. Le tecnologie, infatti, stanno apportando enormi cambiamenti al mondo lavorativo, volti a favorire, tra le altre cose, una migliore conciliazione dei tempi di vita-lavoro-famiglia (Dato, 2016; Del Boca, Oggero, Profeta & Rossi, 2020). Ma se fino al periodo ante-Covid, il processo stava procedendo piuttosto a rilento – tanto da essere considerato un fenomeno di nicchia a livello aziendale (Brollo, 2020) – con l’avvento della pandemia ha subìto una brusca accelerazione, divenendo “strutturale”, e quindi centrale e pervasivo, e ha richiesto nuovi assetti e inconsuete modalità organizzative. L’epidemia ha prodotto una frattura epocale e, di fronte all’incertezza imperante, ha posto domande e sfide rinnovate, capaci, se ben accolte, di rigenerare le prospettive di riferimento. Sullo sfondo delineato, e di fronte a un evidente cambiamento paradigmatico, assume una centralità ineludibile il nesso tra pandemia, lavoro agile e conciliazione (Lopez, 2021). Se il lavoro agile, nelle sue diverse forme, può essere inteso come forma di lavoro anytime e anywhere, la recente emergenza ha contribuito ad accelerare il processo, rendendolo fenomeno strutturale e strutturante dell’attuale società della conoscenza. La questione è provare a comprendere se realmente esso possa configurarsi come forma di lavoro “sostenibile”. La comunità pedagogica è, in questa direzione, chiamata a riflettere, in maniera critica, sulle sue possibili implicazioni, anche nell’ottica del work-life balance: sarà davvero fattibile, attraverso l’adozione di simile modello, conciliare in maniera efficace vita familiare e professionale? In che modo sarà attuabile il diritto di disconnessione? Quale impatto avrà la condivisione “forzata” degli spazi della famiglia con quelli del lavoro? In altre parole: il lavoro agile è una nuova insidia o un’inedita opportunità di armonizzazione delle due sfere?
Lavoro agile: risorsa o insidia? La conciliazione nell’epoca del post-Covid 19
Alessandra Altamura;Rossella Caso
2023-01-01
Abstract
L’epoca contemporanea, caratterizzata da cambiamenti imprevedibili e repentini che si susseguono a ritmo incalzante, è attualmente scenario della transizione digitale e di inedite forme di lavoro. Le tecnologie, infatti, stanno apportando enormi cambiamenti al mondo lavorativo, volti a favorire, tra le altre cose, una migliore conciliazione dei tempi di vita-lavoro-famiglia (Dato, 2016; Del Boca, Oggero, Profeta & Rossi, 2020). Ma se fino al periodo ante-Covid, il processo stava procedendo piuttosto a rilento – tanto da essere considerato un fenomeno di nicchia a livello aziendale (Brollo, 2020) – con l’avvento della pandemia ha subìto una brusca accelerazione, divenendo “strutturale”, e quindi centrale e pervasivo, e ha richiesto nuovi assetti e inconsuete modalità organizzative. L’epidemia ha prodotto una frattura epocale e, di fronte all’incertezza imperante, ha posto domande e sfide rinnovate, capaci, se ben accolte, di rigenerare le prospettive di riferimento. Sullo sfondo delineato, e di fronte a un evidente cambiamento paradigmatico, assume una centralità ineludibile il nesso tra pandemia, lavoro agile e conciliazione (Lopez, 2021). Se il lavoro agile, nelle sue diverse forme, può essere inteso come forma di lavoro anytime e anywhere, la recente emergenza ha contribuito ad accelerare il processo, rendendolo fenomeno strutturale e strutturante dell’attuale società della conoscenza. La questione è provare a comprendere se realmente esso possa configurarsi come forma di lavoro “sostenibile”. La comunità pedagogica è, in questa direzione, chiamata a riflettere, in maniera critica, sulle sue possibili implicazioni, anche nell’ottica del work-life balance: sarà davvero fattibile, attraverso l’adozione di simile modello, conciliare in maniera efficace vita familiare e professionale? In che modo sarà attuabile il diritto di disconnessione? Quale impatto avrà la condivisione “forzata” degli spazi della famiglia con quelli del lavoro? In altre parole: il lavoro agile è una nuova insidia o un’inedita opportunità di armonizzazione delle due sfere?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.