Evermind non è solo un progetto del Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI. Non è neanche soltanto un programma educativo, o un insieme di attività finalizzato a promuovere i processi di attenzione e concentrazione nella scuola. Infine, non è unicamente una ricerca pedagogica, o un percorso di formazione. Evermind è tutte queste cose, ma è soprattutto un’idea, un’idea che parte da una parola. Dunque, perché “Evermind”? Per due motivi, entrambi riferiti alla lingua inglese, dove esiste la parola nevermind, che significa “non importa”, ma dove esistono anche le due parole never e mind, che significano “mai” e “mente”, in pratica, traducendo letteralmente “la mente non c’è mai, non è mai presente”. Evermind, in cui la parola ever significa “sempre”, è allora un neologismo da noi creato, per dare un chiaro significato a quello che qui vogliamo comunicare, cioè l’idea che quanto accade “ci importa”, e che per implicarvisi occorre una mente presente, sempre, o comunque spesso, e soprattutto presente quando debba apprendere dall’esperienza che sta vivendo, a scuola o anche in altri contesti. L’abbiamo pensato come offerta formativa ai docenti, che si trovano a dover promuovere i processi di attenzione e concentrazione dei propri allievi, ma l’abbiamo poi declinato tenendo conto dei fruitori della formazione e delle condizioni in cui questi si muovono. La scuola è piena, ricolma di proposte di aggiornamento, più o meno significative, di breve e lunga durata, disciplinari o pedagogiche, tecnologiche e su nuove metodologie, che non sempre tengono conto dei tempi di erogazione e di attuazione, dei costi e che spesso, al termine del percorso, del finanziamento o della sperimentazione, lasciano la situazione poco variata rispetto alle attese, sia per difficoltà oggettive di applicazione che per l’investimento di tempo richiesto per far propri i contenuti e per implementarli nell’insegnamento.

Evermind. Educare all’attenzione e alla concentrazione nella scuola

Valeria Cavioni
2021-01-01

Abstract

Evermind non è solo un progetto del Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI. Non è neanche soltanto un programma educativo, o un insieme di attività finalizzato a promuovere i processi di attenzione e concentrazione nella scuola. Infine, non è unicamente una ricerca pedagogica, o un percorso di formazione. Evermind è tutte queste cose, ma è soprattutto un’idea, un’idea che parte da una parola. Dunque, perché “Evermind”? Per due motivi, entrambi riferiti alla lingua inglese, dove esiste la parola nevermind, che significa “non importa”, ma dove esistono anche le due parole never e mind, che significano “mai” e “mente”, in pratica, traducendo letteralmente “la mente non c’è mai, non è mai presente”. Evermind, in cui la parola ever significa “sempre”, è allora un neologismo da noi creato, per dare un chiaro significato a quello che qui vogliamo comunicare, cioè l’idea che quanto accade “ci importa”, e che per implicarvisi occorre una mente presente, sempre, o comunque spesso, e soprattutto presente quando debba apprendere dall’esperienza che sta vivendo, a scuola o anche in altri contesti. L’abbiamo pensato come offerta formativa ai docenti, che si trovano a dover promuovere i processi di attenzione e concentrazione dei propri allievi, ma l’abbiamo poi declinato tenendo conto dei fruitori della formazione e delle condizioni in cui questi si muovono. La scuola è piena, ricolma di proposte di aggiornamento, più o meno significative, di breve e lunga durata, disciplinari o pedagogiche, tecnologiche e su nuove metodologie, che non sempre tengono conto dei tempi di erogazione e di attuazione, dei costi e che spesso, al termine del percorso, del finanziamento o della sperimentazione, lasciano la situazione poco variata rispetto alle attese, sia per difficoltà oggettive di applicazione che per l’investimento di tempo richiesto per far propri i contenuti e per implementarli nell’insegnamento.
2021
978-88-85585-44-7
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