Il modo in cui un fenomeno (dalla tecnologia alla politica, dalla famiglia al sesso…) viene raccontato nei fumetti, nei blockbuster cinematografici, nelle serie televisive è quello in cui esso è visto dalla stragrande maggioranza delle persone. Entrando nell’immaginario collettivo, esso viene a forgiare la cultura popolare (o pop culture). Per cultura popolare si intende l’insieme di tradizioni, saperi, idee e usanze, che è tendenza mainstream di un certo contesto e che opera contemporaneamente come uno specchio e come una lampada: riflette le opinioni della gran parte delle persone e, al contempo, le illumina e, così facendo, non solo le rende meglio visibili, ma ne modifica le forme. Il fenomeno giuridico, nei suoi molteplici aspetti, non è certo escluso da questo processo: il modo in cui il diritto e i suoi operatori – professori universitari, studenti delle facoltà di giurisprudenza, avvocati, magistrati, forze di polizia – sono riflessi e illuminati dall’immaginario collettivo della pop culture coincide, infatti, con il modo in cui essi vengono percepiti dalla gente comune. Questo volume, frutto della collaborazione di un nutrito gruppo di studiosi e appassionati con sensibilità e competenze diverse, si interroga, quindi, su come le tradizioni giuridiche siano raccontate, utilizzate, filtrate nella narrazione di fenomeni popolari come i comics della Marvel (Spiderman, X-Men, Daredevil) e di Batman; i fumetti di Tex Willer, Marjane Satrapi e Zerocalcare; i manga Death Note, One Piece e L’attacco dei giganti; la fantascienza di Star Wars e Star Trek e quella dei robottoni anni ’70, come Goldrake e Mazinger; il mondo magico di Harry Potter; note serie televisive come Sex and the City, The Handmaid’s Tale, House of Cards, Better Call Saul, Game of Thrones, Suits, How to Get Away with Murder, Futurama, The Boys.
La rappresentazione delle tradizioni giuridiche nella pop culture: un’introduzione. In La rappresentazione delle tradizioni giuridiche nella Pop Culture. Narrazione e percezione del giuridico tra immagini statiche e immagini dinamiche
Ruotolo
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2023-01-01
Abstract
Il modo in cui un fenomeno (dalla tecnologia alla politica, dalla famiglia al sesso…) viene raccontato nei fumetti, nei blockbuster cinematografici, nelle serie televisive è quello in cui esso è visto dalla stragrande maggioranza delle persone. Entrando nell’immaginario collettivo, esso viene a forgiare la cultura popolare (o pop culture). Per cultura popolare si intende l’insieme di tradizioni, saperi, idee e usanze, che è tendenza mainstream di un certo contesto e che opera contemporaneamente come uno specchio e come una lampada: riflette le opinioni della gran parte delle persone e, al contempo, le illumina e, così facendo, non solo le rende meglio visibili, ma ne modifica le forme. Il fenomeno giuridico, nei suoi molteplici aspetti, non è certo escluso da questo processo: il modo in cui il diritto e i suoi operatori – professori universitari, studenti delle facoltà di giurisprudenza, avvocati, magistrati, forze di polizia – sono riflessi e illuminati dall’immaginario collettivo della pop culture coincide, infatti, con il modo in cui essi vengono percepiti dalla gente comune. Questo volume, frutto della collaborazione di un nutrito gruppo di studiosi e appassionati con sensibilità e competenze diverse, si interroga, quindi, su come le tradizioni giuridiche siano raccontate, utilizzate, filtrate nella narrazione di fenomeni popolari come i comics della Marvel (Spiderman, X-Men, Daredevil) e di Batman; i fumetti di Tex Willer, Marjane Satrapi e Zerocalcare; i manga Death Note, One Piece e L’attacco dei giganti; la fantascienza di Star Wars e Star Trek e quella dei robottoni anni ’70, come Goldrake e Mazinger; il mondo magico di Harry Potter; note serie televisive come Sex and the City, The Handmaid’s Tale, House of Cards, Better Call Saul, Game of Thrones, Suits, How to Get Away with Murder, Futurama, The Boys.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.