Gli attori della giustizia penale, differenziando procedimenti e prodotti nor- mativi, creano e utilizzano soft law con funzione di preparazione e integra- zione degli strumenti vincolanti, sino, talvolta, ad arrivare alla competizione con questi ultimi (come nel caso di alcuna soft law del CSM). Tali prodotti possono essere endogeni – provenire, cioè, da soggetti pubblici – ed esogeni – provenire, cioè, da privati. Possono, poi, essere unilaterali o partecipati, e que- sti ultimi possono avere pure natura “sinallagmatica”, ripagando economie di mezzi e tempi con forme di tutela nei confronti di sanzioni processuali come le inammissibilità (si pensi ai Protocolli tra avvocatura e magistratura). Insomma, nata al di fuori del sistema penale e ad esso apparentemente aliena per caratteristiche ed effetti, la soft law non solo vi è entrata di prepotenza ma, sfruttandone attori, funzioni e ruoli, è riuscita a dimostrare elevate “capacità adattive” e a influenzarne molti dei meccanismi di funzionamento. Il Volume, una volta individuati alcuni tratti genetici comuni (sveltezza, agi- lità, autoproduzione), replicati con variazioni su più livelli e ordinamenti (in- ternazionale, europeo, interno), sviluppa l’analisi dei “modi” di adattamento e differenziazione della soft law nel contesto della giustizia penale, “modi” che costituiscono anche canali di redistribuzione di poteri e chiavi di “successo evolutivo” di taluni dei “soggetti produttori”.
Soft Law e giustizia penale. Interpretazione, preparazione della legge, distribuzione dei poteri
Procaccino A.
2023-01-01
Abstract
Gli attori della giustizia penale, differenziando procedimenti e prodotti nor- mativi, creano e utilizzano soft law con funzione di preparazione e integra- zione degli strumenti vincolanti, sino, talvolta, ad arrivare alla competizione con questi ultimi (come nel caso di alcuna soft law del CSM). Tali prodotti possono essere endogeni – provenire, cioè, da soggetti pubblici – ed esogeni – provenire, cioè, da privati. Possono, poi, essere unilaterali o partecipati, e que- sti ultimi possono avere pure natura “sinallagmatica”, ripagando economie di mezzi e tempi con forme di tutela nei confronti di sanzioni processuali come le inammissibilità (si pensi ai Protocolli tra avvocatura e magistratura). Insomma, nata al di fuori del sistema penale e ad esso apparentemente aliena per caratteristiche ed effetti, la soft law non solo vi è entrata di prepotenza ma, sfruttandone attori, funzioni e ruoli, è riuscita a dimostrare elevate “capacità adattive” e a influenzarne molti dei meccanismi di funzionamento. Il Volume, una volta individuati alcuni tratti genetici comuni (sveltezza, agi- lità, autoproduzione), replicati con variazioni su più livelli e ordinamenti (in- ternazionale, europeo, interno), sviluppa l’analisi dei “modi” di adattamento e differenziazione della soft law nel contesto della giustizia penale, “modi” che costituiscono anche canali di redistribuzione di poteri e chiavi di “successo evolutivo” di taluni dei “soggetti produttori”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.