La biblioteca La Magna Capitana di Foggia conserva tra i manoscritti del suo fondo il lascito di Saverio Celentano (1698-1757), personalità di spicco alla metà del secolo XVIII per l'attività di avvocato e per l'impegno nella vita sociale e politica del capoluogo dauno. Grazie a questo Nachlass è possibile ricostruire gli interessi intellettuali di Celentano, a partire dai suoi studi presso il seminario di Troja. Si segnalano i manoscritti contenenti la traduzione e il commento delle orazioni ciceroniane, che Celentano tradusse con l'intento di pubblicarle (come si comprende anche da una lettera a Giambattista Vico) e che invece restarono inedite. La prefazione indirizzata ai figli costituisce poi un'interessante testimonianza della persistenza del modello ciceroniano nella formazione delle generazioni passate.
Gli studi di Saverio Celentano
Maria Stefania Montecalvo
2022-01-01
Abstract
La biblioteca La Magna Capitana di Foggia conserva tra i manoscritti del suo fondo il lascito di Saverio Celentano (1698-1757), personalità di spicco alla metà del secolo XVIII per l'attività di avvocato e per l'impegno nella vita sociale e politica del capoluogo dauno. Grazie a questo Nachlass è possibile ricostruire gli interessi intellettuali di Celentano, a partire dai suoi studi presso il seminario di Troja. Si segnalano i manoscritti contenenti la traduzione e il commento delle orazioni ciceroniane, che Celentano tradusse con l'intento di pubblicarle (come si comprende anche da una lettera a Giambattista Vico) e che invece restarono inedite. La prefazione indirizzata ai figli costituisce poi un'interessante testimonianza della persistenza del modello ciceroniano nella formazione delle generazioni passate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.