Nella scheda si ricostruisce la storia dell’oggetto, proveniente dalla chiesa di Santa Maria di Siponto, insieme ad altri frammenti reimpiegati appartenuti agli arredi liturgici dell’edificio, ed acquistato nel 1911 dal Kaiser-Friedrich-Museum di Berlino. Parte di un trono vescovile, identificabile nell’unico sostegno superstite in forma di leone conservato nel museo diocesano di Manfredonia, con innesti quadrangolari perfettamente combacianti con questo, l’opera nei suoi aspetti stilistico-formali, mostra una raffinata sensibilità plastica di ascendenza classica e bizantina, si ritrova identico nella parte interna dell’architrave del portale maggiore della cattedrale di Bari — già avviata ai tempi dell’arcivescovo Bisanzio (1025-1035) e proseguita dal suo successore Nicola, che resse la diocesi tra il 1035 ed il 1061, ponendosi come un esempio della pluralità di apporti culturali che confluiranno di li a breve nella produzione artistica del periodo normanno.
Balken oder Fragment eines Bischofsthrons aus Siponto
Luisa Derosa
2022-01-01
Abstract
Nella scheda si ricostruisce la storia dell’oggetto, proveniente dalla chiesa di Santa Maria di Siponto, insieme ad altri frammenti reimpiegati appartenuti agli arredi liturgici dell’edificio, ed acquistato nel 1911 dal Kaiser-Friedrich-Museum di Berlino. Parte di un trono vescovile, identificabile nell’unico sostegno superstite in forma di leone conservato nel museo diocesano di Manfredonia, con innesti quadrangolari perfettamente combacianti con questo, l’opera nei suoi aspetti stilistico-formali, mostra una raffinata sensibilità plastica di ascendenza classica e bizantina, si ritrova identico nella parte interna dell’architrave del portale maggiore della cattedrale di Bari — già avviata ai tempi dell’arcivescovo Bisanzio (1025-1035) e proseguita dal suo successore Nicola, che resse la diocesi tra il 1035 ed il 1061, ponendosi come un esempio della pluralità di apporti culturali che confluiranno di li a breve nella produzione artistica del periodo normanno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.