Alla morte di Elisabetta d’Austria, nel 1898, per mano dell’anarchico Luigi Lucheni, i maggiori letterati italiani le dedicarono versi e pensieri in cui la vita dell’Imperatrice diventava il simbolo delle incertezze e delle contraddizioni della vita moderna. L’omicidio di Elisabetta venne commentato tra gli altri da Carducci nella lirica Alle Valchirie, da Pascoli (Nel carcere di Ginevra) e da D’Annunzio nella prosa giornalistica La virtù del ferro. Elisabetta d’Austria è così una regina “infelice”, come la definì Pascoli, che la violenza umana colpisce insensatamente, rendendola però nella morte “perfetta”, come volle D’Annunzio, e innalzandola così al mito celebrato da Carducci.

“La virtù del ferro”: la Letteratura italiana e l’omicidio di Elisabetta, imperatrice d’Austria

sebastiano valerio
2022-01-01

Abstract

Alla morte di Elisabetta d’Austria, nel 1898, per mano dell’anarchico Luigi Lucheni, i maggiori letterati italiani le dedicarono versi e pensieri in cui la vita dell’Imperatrice diventava il simbolo delle incertezze e delle contraddizioni della vita moderna. L’omicidio di Elisabetta venne commentato tra gli altri da Carducci nella lirica Alle Valchirie, da Pascoli (Nel carcere di Ginevra) e da D’Annunzio nella prosa giornalistica La virtù del ferro. Elisabetta d’Austria è così una regina “infelice”, come la definì Pascoli, che la violenza umana colpisce insensatamente, rendendola però nella morte “perfetta”, come volle D’Annunzio, e innalzandola così al mito celebrato da Carducci.
2022
9788411228336
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/426287
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact