Non sembra si possa negare che l’azione cautelare sia oggi funzionale al perseguimento di una tutela giurisdizionale piena, poiché, costituendo indispensabile corollario del diritto di difesa, ne assicura l’effettività. L’idea che la possibilità di conseguire protezione cautelare sia coessenziale al diritto di tutela giurisdizionale, del resto, è da tempo rinvenibile nei principi della CEDU e nella giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea. Per questo motivo, ha ormai assunto rilevanza centrale comprendere se l’abuso del processo, generalmente riferito al comportamento processuale delle parti nella fase di merito della controversia, possa essere oggi inteso come potenzialmente applicabile anche con riguardo all’iniziativa assunta in sede cautelare, non solo da parte del contribuente, ma anche da parte dell’amministrazione finanziaria, attraverso la richiesta indiscriminata di adozione di misure cautelari pro fisco. Sono, infatti, i presupposti e le modalità con le quali è stata domandata o imposta la cautela che, in concreto, possono integrare l’alterazione della sua funzione tipica e fondare, se ricorrenti, la mala fede o la colpa grave nella adozione della misura cautelare. Occorre, quindi, valutare in concreto se sia possibile che si configuri ed, eventualmente, in che misura, anche alla luce della giurisprudenza dell’Unione europea, un abuso degli strumenti cautelari nel processo tributario.

L’AZIONE CAUTELARE E IL SUO ABUSO NELL’ATTUALE ASSETTO DEL PROCESSO TRIBUTARIO

ZANOTTI N
2017-01-01

Abstract

Non sembra si possa negare che l’azione cautelare sia oggi funzionale al perseguimento di una tutela giurisdizionale piena, poiché, costituendo indispensabile corollario del diritto di difesa, ne assicura l’effettività. L’idea che la possibilità di conseguire protezione cautelare sia coessenziale al diritto di tutela giurisdizionale, del resto, è da tempo rinvenibile nei principi della CEDU e nella giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea. Per questo motivo, ha ormai assunto rilevanza centrale comprendere se l’abuso del processo, generalmente riferito al comportamento processuale delle parti nella fase di merito della controversia, possa essere oggi inteso come potenzialmente applicabile anche con riguardo all’iniziativa assunta in sede cautelare, non solo da parte del contribuente, ma anche da parte dell’amministrazione finanziaria, attraverso la richiesta indiscriminata di adozione di misure cautelari pro fisco. Sono, infatti, i presupposti e le modalità con le quali è stata domandata o imposta la cautela che, in concreto, possono integrare l’alterazione della sua funzione tipica e fondare, se ricorrenti, la mala fede o la colpa grave nella adozione della misura cautelare. Occorre, quindi, valutare in concreto se sia possibile che si configuri ed, eventualmente, in che misura, anche alla luce della giurisprudenza dell’Unione europea, un abuso degli strumenti cautelari nel processo tributario.
2017
9788892109568
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/417018
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