L’ultima onda offre un percorso tematico, tra critica, estetica e storia, della scena italiana del terzo millennio, e in particolare dei progetti artistici che hanno promosso una lingua teatrale originale, in discontinuità coi modi circolanti di scrivere la scena. Nel tracciarne la fenomenologia, attraverso esempi e casi specifici, viene messa in valore la coerenza poetica di gruppi che oggi frequentano spazi e scenari altri, pur nel rigore di una ricerca volta a schiudere le potenzialità d’azione dell’oggetto teatro. Dalla forma breve alle riscritture scespiriane, dai modi di intendere la regia al metateatro, i vari capitoli affrontano per tappe progressive anche problemi di ordine storiografico, volti a comprendere i rapporti storici tra fenomeni legati alla cosiddetta «tradizione del nuovo». In questo senso l’ultima onda degli anni Zero rappresenta per l’autrice il presidio resistente di un movimento artistico ancora vitale e attraverso il quale leggere le tracce del teatro che verrà.
L'ultima onda. Nuova scena anni Zero (Italia 2000-2014)
MEI S
2020-01-01
Abstract
L’ultima onda offre un percorso tematico, tra critica, estetica e storia, della scena italiana del terzo millennio, e in particolare dei progetti artistici che hanno promosso una lingua teatrale originale, in discontinuità coi modi circolanti di scrivere la scena. Nel tracciarne la fenomenologia, attraverso esempi e casi specifici, viene messa in valore la coerenza poetica di gruppi che oggi frequentano spazi e scenari altri, pur nel rigore di una ricerca volta a schiudere le potenzialità d’azione dell’oggetto teatro. Dalla forma breve alle riscritture scespiriane, dai modi di intendere la regia al metateatro, i vari capitoli affrontano per tappe progressive anche problemi di ordine storiografico, volti a comprendere i rapporti storici tra fenomeni legati alla cosiddetta «tradizione del nuovo». In questo senso l’ultima onda degli anni Zero rappresenta per l’autrice il presidio resistente di un movimento artistico ancora vitale e attraverso il quale leggere le tracce del teatro che verrà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.