Ricostruire la biblioteca di un grammatico non è sempre impresa agevole, specie se il grammatico in questione, Giuniano Maio, in sintonia con una temperie culturale che enfatizzava la lettura diretta degli auctores e tuonava contro la fallace erudizione di compilatori medievali, amava dissimulare la presenza nel suo scriptorium di materiali non proprio à la page, per non incorrere negli strali di qualche integralista della valliana eleganza.Pubblicato a Napoli nel 1475, il lessico De priscorum proprietate verborum fu edito altre cinque volte, ben tre a Venezia. Il volume di Palumbo ne ricostruisce le fonti, soffermandosi sul sospetto di plagio che grava sull’opera, ed esamina la fortuna della pregevole compilazione.

La biblioteca di un grammatico

Palumbo, Gianni A.
2012-01-01

Abstract

Ricostruire la biblioteca di un grammatico non è sempre impresa agevole, specie se il grammatico in questione, Giuniano Maio, in sintonia con una temperie culturale che enfatizzava la lettura diretta degli auctores e tuonava contro la fallace erudizione di compilatori medievali, amava dissimulare la presenza nel suo scriptorium di materiali non proprio à la page, per non incorrere negli strali di qualche integralista della valliana eleganza.Pubblicato a Napoli nel 1475, il lessico De priscorum proprietate verborum fu edito altre cinque volte, ben tre a Venezia. Il volume di Palumbo ne ricostruisce le fonti, soffermandosi sul sospetto di plagio che grava sull’opera, ed esamina la fortuna della pregevole compilazione.
2012
9788866111290
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