La valutazione delle competenze motorie costituisce un tema complesso e centrale nel processo didattico: esprime relazioni ineludibili con la struttura disciplinare dell’educazione fisica e con gli obiettivi di apprendimento necessari alla progettazione delle unità di apprendimento ed alla personalizzazione dell’intervento didattico. Infatti, gli obiettivi di apprendimento nella scuola, secondo le Indicazioni Nazionali (2012), sono funzionali all’apprendimento delle competenze motorie che l’allievo dovrà dimostrare di avere acquisito al termine del processo didattico, annuale e pluriennale. La scelta dei contenuti e delle modalità organizzative sollecita, com’è noto, un riferimento sistematico ai metodi ed alle prove di valutazione, per disporre di informazioni diverse e complementari, necessarie a ricostruire il percorso compiuto e ad interpretare i risultati ottenuti. Il processo di valutazione in educazione fisica risente, talvolta e purtroppo, di approcci unilaterali e parziali attuati sinora che delineano un impianto disciplinare parziale e che richiedono una revisione dei modelli interpretativi e dei significati autentici delle verifiche curriculari. Nel curricolo per Competenze motorie nella scuola primaria, il controllo sistematico del processo didattico implica sia il superamento dei modelli e dei metodi tradizionali della verifica e valutazione, forse, talvolta, troppo orientati verso il modello normativo (in cui prevalgono i confronti intersoggettivi o intergruppi) e le misure quantitative (metri/centimetri, tempi di esecuzione di un’abilità motoria) sia una loro integrazione con il modello criteriale (in cui prevalgono i confronti tra le abilità e le conoscenze apprese dal bambino prima e durante l’intervento didattico e la rielaborazione del processo compiuto) e le misure qualitative (modalità di esecuzione di un compito motorio in relazione ad un contesto definito /repertorio motorio posseduto; risoluzione di problemi, adattamento alla situazione ed all’ambiente) per l’interpretazione dei dati. Risulta opportuno, inoltre, considerare un approccio valutativo “centrato sul soggetto” (Morrow, 2000) che permetta l’apprezzamento del percorso individuale realizzato. Ciò esprime un rinnovato rapporto tra processo didattico e prestazione motoria, riferimenti normativi e criteriali, aspetti quantitativi e qualitativi del movimento. La valutazione, sin dalla scuola dell’infanzia e dalla scuola primaria, si delinea, quindi, come un processo educativo nella misura in cui essa considera l’interdipendenza delle funzioni e l’unità della persona e può restituire, all’insegnante, ai genitori ed ai bambini (in particolare sottoforma di autovalutazione), informazioni utili all’analisi dell’azione didattica svolta ed al miglioramento della qualità dell’insegnamento. Nel seguente contributo affronteremo l’analisi dei modelli e dei metodi della valutazione in educazione fisica, partendo dall’analisi dell’oggetto della valutazione, riconducibile ai nuclei tematici delle Indicazioni Nazionali sino all’individuazione dei metodi e delle prove di verifica.

Modelli e metodi di valutazione.

Colella Dario
Writing – Original Draft Preparation
;
2020-01-01

Abstract

La valutazione delle competenze motorie costituisce un tema complesso e centrale nel processo didattico: esprime relazioni ineludibili con la struttura disciplinare dell’educazione fisica e con gli obiettivi di apprendimento necessari alla progettazione delle unità di apprendimento ed alla personalizzazione dell’intervento didattico. Infatti, gli obiettivi di apprendimento nella scuola, secondo le Indicazioni Nazionali (2012), sono funzionali all’apprendimento delle competenze motorie che l’allievo dovrà dimostrare di avere acquisito al termine del processo didattico, annuale e pluriennale. La scelta dei contenuti e delle modalità organizzative sollecita, com’è noto, un riferimento sistematico ai metodi ed alle prove di valutazione, per disporre di informazioni diverse e complementari, necessarie a ricostruire il percorso compiuto e ad interpretare i risultati ottenuti. Il processo di valutazione in educazione fisica risente, talvolta e purtroppo, di approcci unilaterali e parziali attuati sinora che delineano un impianto disciplinare parziale e che richiedono una revisione dei modelli interpretativi e dei significati autentici delle verifiche curriculari. Nel curricolo per Competenze motorie nella scuola primaria, il controllo sistematico del processo didattico implica sia il superamento dei modelli e dei metodi tradizionali della verifica e valutazione, forse, talvolta, troppo orientati verso il modello normativo (in cui prevalgono i confronti intersoggettivi o intergruppi) e le misure quantitative (metri/centimetri, tempi di esecuzione di un’abilità motoria) sia una loro integrazione con il modello criteriale (in cui prevalgono i confronti tra le abilità e le conoscenze apprese dal bambino prima e durante l’intervento didattico e la rielaborazione del processo compiuto) e le misure qualitative (modalità di esecuzione di un compito motorio in relazione ad un contesto definito /repertorio motorio posseduto; risoluzione di problemi, adattamento alla situazione ed all’ambiente) per l’interpretazione dei dati. Risulta opportuno, inoltre, considerare un approccio valutativo “centrato sul soggetto” (Morrow, 2000) che permetta l’apprezzamento del percorso individuale realizzato. Ciò esprime un rinnovato rapporto tra processo didattico e prestazione motoria, riferimenti normativi e criteriali, aspetti quantitativi e qualitativi del movimento. La valutazione, sin dalla scuola dell’infanzia e dalla scuola primaria, si delinea, quindi, come un processo educativo nella misura in cui essa considera l’interdipendenza delle funzioni e l’unità della persona e può restituire, all’insegnante, ai genitori ed ai bambini (in particolare sottoforma di autovalutazione), informazioni utili all’analisi dell’azione didattica svolta ed al miglioramento della qualità dell’insegnamento. Nel seguente contributo affronteremo l’analisi dei modelli e dei metodi della valutazione in educazione fisica, partendo dall’analisi dell’oggetto della valutazione, riconducibile ai nuclei tematici delle Indicazioni Nazionali sino all’individuazione dei metodi e delle prove di verifica.
2020
978-88-290-0088-3
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/391543
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