Una svolta fondamentale promossa dal Movimento 5 Stelle è stato il ritorno alla partecipazione attiva degli iscritti a una formazione politica. Il movimento è riuscito a coinvolgere nella vita politica molte persone, utilizzando in modo innovativo sia il web sia le relazioni e le mobilitazioni offline. Per capire questo fenomeno è stata condotta un’indagine sul campo in sedici città, sono state realizzate numerose interviste agli attivisti e analizzati Meetup, assemblee cittadine e incontri periodici con gli eletti. Presentazione del volume Il successo del Movimento 5 Stelle (M5S) nelle elezioni del 2013 ha scompaginato gli schemi della politica italiana, dominata negli ultimi venti anni dalla competizione fra centrodestra e centrosinistra. L'interesse si è concentrato quasi esclusivamente sui risultati elettorali del movimento, sui discorsi e sulle iniziative di Beppe Grillo e dei parlamentari eletti. Poca o nessuna attenzione è stata rivolta agli attivisti, cittadini che dedicano alla politica - spesso per la prima volta - tempo, risorse personali e impegno. Non è stata colta così un'altra svolta fondamentale promossa dal M5S: il ritorno alla partecipazione attiva degli iscritti a una formazione politica. Il movimento ha rappresentato un'esperienza in controtendenza perché è riuscito a coinvolgere nella vita politica molte persone, utilizzando in modo innovativo sia il web sia le relazioni e le mobilitazioni offline: si è infatti creata un'area di attivisti che dedica una parte del proprio tempo alla politica senza essere motivata da incentivi materiali, possibilità di carriera o ideologie acquisite in precedenza. Esistono alcune analogie con la partecipazione ai movimenti sociali o ai partiti di massa del passato, ma sono molte le novità introdotte dal M5S. Per capire e spiegare questo fenomeno è stata portata a termine un'estesa indagine sul campo in sedici città, distribuite in tutte le aree del paese, dal Piemonte alla Sicilia, sono state realizzate un gran numero di interviste in profondità agli attivisti e, grazie all'osservazione partecipante, sono stati analizzati Meetup, assemblee cittadine e incontri periodici con gli eletti. Oltre a esperienze e pratiche molto diverse dalle forme dominanti della politica, sono emersi anche problemi, difficoltà e divergenze che si manifestano all'interno di un movimento nato da pochi anni. Un movimento che tutt'ora discute e cerca di sperimentare nuove pratiche e forme organizzative a livello locale e regionale. La rete e le attività dei militanti a 5 stelle dimostrano in ogni caso come si possano mantenere stretti collegamenti fra cittadini, attivisti ed eletti nelle istituzioni politiche, cambiando i rapporti fra partecipazione, rappresentanza e democrazia.

“Gli attivisti del Movimento 5 Stelle a confronto: i casi di Bari e Lecce a confronto”

DE NARDIS F.;
2015-01-01

Abstract

Una svolta fondamentale promossa dal Movimento 5 Stelle è stato il ritorno alla partecipazione attiva degli iscritti a una formazione politica. Il movimento è riuscito a coinvolgere nella vita politica molte persone, utilizzando in modo innovativo sia il web sia le relazioni e le mobilitazioni offline. Per capire questo fenomeno è stata condotta un’indagine sul campo in sedici città, sono state realizzate numerose interviste agli attivisti e analizzati Meetup, assemblee cittadine e incontri periodici con gli eletti. Presentazione del volume Il successo del Movimento 5 Stelle (M5S) nelle elezioni del 2013 ha scompaginato gli schemi della politica italiana, dominata negli ultimi venti anni dalla competizione fra centrodestra e centrosinistra. L'interesse si è concentrato quasi esclusivamente sui risultati elettorali del movimento, sui discorsi e sulle iniziative di Beppe Grillo e dei parlamentari eletti. Poca o nessuna attenzione è stata rivolta agli attivisti, cittadini che dedicano alla politica - spesso per la prima volta - tempo, risorse personali e impegno. Non è stata colta così un'altra svolta fondamentale promossa dal M5S: il ritorno alla partecipazione attiva degli iscritti a una formazione politica. Il movimento ha rappresentato un'esperienza in controtendenza perché è riuscito a coinvolgere nella vita politica molte persone, utilizzando in modo innovativo sia il web sia le relazioni e le mobilitazioni offline: si è infatti creata un'area di attivisti che dedica una parte del proprio tempo alla politica senza essere motivata da incentivi materiali, possibilità di carriera o ideologie acquisite in precedenza. Esistono alcune analogie con la partecipazione ai movimenti sociali o ai partiti di massa del passato, ma sono molte le novità introdotte dal M5S. Per capire e spiegare questo fenomeno è stata portata a termine un'estesa indagine sul campo in sedici città, distribuite in tutte le aree del paese, dal Piemonte alla Sicilia, sono state realizzate un gran numero di interviste in profondità agli attivisti e, grazie all'osservazione partecipante, sono stati analizzati Meetup, assemblee cittadine e incontri periodici con gli eletti. Oltre a esperienze e pratiche molto diverse dalle forme dominanti della politica, sono emersi anche problemi, difficoltà e divergenze che si manifestano all'interno di un movimento nato da pochi anni. Un movimento che tutt'ora discute e cerca di sperimentare nuove pratiche e forme organizzative a livello locale e regionale. La rete e le attività dei militanti a 5 stelle dimostrano in ogni caso come si possano mantenere stretti collegamenti fra cittadini, attivisti ed eletti nelle istituzioni politiche, cambiando i rapporti fra partecipazione, rappresentanza e democrazia.
2015
9788891723727
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/389759
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