Una comunità competente è una microcomunità empatica che sa interrogarsi sui problemi che conosce o sulle difficoltà che incontra, per cercare di comprenderli prima di dominarli, percependosi non soltanto come fonte o luogo del malessere ma anche e soprattutto come portatrice di quelle “risorse di relazione”, di appartenenza, di significato che, riconosciute, mobilitate, riorganizzate ed eventualmente supportate, possono agevolare l’attivazione e la soluzione di problemi. È la scommessa pedagogica ed educativa di oggi: formare persone competenti nell’umano significa educare, tra l’altro, alla responsabilità, alla solidarietà, alla prossimità, al realismo, alla comprensione del sé storico, al dialogo, alla tolleranza, al rispetto della tradizione, alla capacità dell’individuo di cooperare con gli altri. La capacità di tessere reti formali e informali, con gli altri attori sociali (soggetti, organizzazioni e cittadini), diviene sempre più esperienza fondante gli interventi di progettazione e di valutazione educativa, come azioni intenzionali e strategiche per realizzare una effettiva promozione di apprendimenti comuni ad ampio raggio. Diversamente si attua uno spreco, una carenza di capitalizzazione e le esperienze rischiano di non trasformarsi in memoria comune.

Comunità educante, apprendimento esperienziale, comunità competente

DEL GOTTARDO E
2016-01-01

Abstract

Una comunità competente è una microcomunità empatica che sa interrogarsi sui problemi che conosce o sulle difficoltà che incontra, per cercare di comprenderli prima di dominarli, percependosi non soltanto come fonte o luogo del malessere ma anche e soprattutto come portatrice di quelle “risorse di relazione”, di appartenenza, di significato che, riconosciute, mobilitate, riorganizzate ed eventualmente supportate, possono agevolare l’attivazione e la soluzione di problemi. È la scommessa pedagogica ed educativa di oggi: formare persone competenti nell’umano significa educare, tra l’altro, alla responsabilità, alla solidarietà, alla prossimità, al realismo, alla comprensione del sé storico, al dialogo, alla tolleranza, al rispetto della tradizione, alla capacità dell’individuo di cooperare con gli altri. La capacità di tessere reti formali e informali, con gli altri attori sociali (soggetti, organizzazioni e cittadini), diviene sempre più esperienza fondante gli interventi di progettazione e di valutazione educativa, come azioni intenzionali e strategiche per realizzare una effettiva promozione di apprendimenti comuni ad ampio raggio. Diversamente si attua uno spreco, una carenza di capitalizzazione e le esperienze rischiano di non trasformarsi in memoria comune.
2016
978-88-9326-054-1
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