La guerra mondiale divenne un vero e proprio incubo per un papa che convintamente si riconosceva nella dottrina del "padre comune" e vedeva i propri figli spirituali combattersi su schieramenti contrapposti. Il saggio ricostruisce i modi e le ragioni con le quali Benedetto XV rispose alla tragedia della Grande Guerra, scegliendo di collocare la Santa Sede in una posizione di rigida neutralità e imparzialità, e indirizzando ai belligeranti e a tutti messaggi di ripudio della guerra e di orrore per i suoi effetti. Mentre i fedeli invocavano in patria la vittoria delle proprie armi, papa Della Chiesa, seguito da pochi, chiedeva di pregare per la pace. Ne scaturì una trasformazione profonda della tradizionale dottrina cattolica sulla guerra, e una riflessione sul valore della pace che i successori di Benedetto avrebbero confermato e approfondito.
Benedetto XV e la difficile neutralità
Stefano Picciaredda
2020-01-01
Abstract
La guerra mondiale divenne un vero e proprio incubo per un papa che convintamente si riconosceva nella dottrina del "padre comune" e vedeva i propri figli spirituali combattersi su schieramenti contrapposti. Il saggio ricostruisce i modi e le ragioni con le quali Benedetto XV rispose alla tragedia della Grande Guerra, scegliendo di collocare la Santa Sede in una posizione di rigida neutralità e imparzialità, e indirizzando ai belligeranti e a tutti messaggi di ripudio della guerra e di orrore per i suoi effetti. Mentre i fedeli invocavano in patria la vittoria delle proprie armi, papa Della Chiesa, seguito da pochi, chiedeva di pregare per la pace. Ne scaturì una trasformazione profonda della tradizionale dottrina cattolica sulla guerra, e una riflessione sul valore della pace che i successori di Benedetto avrebbero confermato e approfondito.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.