Una provincia meridionale negli anni dell'azione collettiva. Foggia e la Capitanata, 1967-70

I quattro anni tra il 1967 e il 1970 hanno rappresentato un tornante di grande importanza nella storia italiana ed internazionale. L'emersione e lo scoppio della contestazione giovanile, la rivoluzione antropologica che ne consegue, il coinvolgimento del mondo operaio, l'autunno caldo e infine l'ingresso nel nuovo decennio, anticipatore di riforme modernizzanti che modificheranno aspetti rilevanti della vita degli italiani, si susseguono in questa stagione convulsa, ma con livelli di coinvolgimento e intensità - come sempre - ben diversi tra regione e regione del paese. L'autore ha scelto di iniziare a raccontare da questi anni, a cinquant'anni di distanza, le vicende di una provincia, quella di Foggia, che la storiografia deve ancora indagare in profondità, nei suoi tratti generali e non solo locali e particolari, per quanto attiene all'epoca repubblicana. La fonte privilegiata, rivelatasi estremamente prodiga, è quella dei rapporti prefettizi trasmessi al Ministero degli interni e conservati presso l'Archivio centrale dello Stato di Roma. Il prefetto dell'epoca, Di Caprio, compilava puntuali resoconti su molti aspetti della vita della provincia, a partire dall'attività dei partiti politici, per poi passare in rassegna le iniziative sindacali e associative in genere, l'andamento dell'economia, l'ordine e lo "spirito pubblico". Quotidianamente, inoltre, inviava informative sull'uno o l'altro di tali aspetti. Ne emerge un quadro complessivo, che viene ovviamente letto alla luce di altre fonti e degli studi esistenti, nel quale la centralità e il protagonismo dei partiti è ben evidente, in un contesto assetato di sviluppo e innovazione ma fin troppo speranzoso nel verificarsi di un evento eccezionale e risolutivo. La scoperta di giacimenti di metano nell'agro di Ascoli Satriano rappresentò per molti e per molto tempo l'illusione che la fortuna avesse finalmente baciato queste terre affascinanti ma alle prese con problemi antichi.