I documenti dell'Archivio segreto vaticano costituiscono la fonte principale di questa ricerca che indaga le origini, i motivi e lo sviluppo di una collaborazione inedita e inaspettata, quella tra la Santa Sede e la Svizzera per il soccorso ai malati e ai feriti durante la Prima guerra mondiale. Un'azione umanitaria ad ampio raggio, che permise a migliaia di vittime di ottenere asilo e cure nella Confederazione elvetica. La missione riservata del conte Carlo Santucci, inviato personale di Benedetto XV, a Berna nel maggio 1915 riuscì nell'intento di avvicinare il Presidente della Confederazione e fu all'origine dell'avvio della nuova partnership. Mentre si assottigliavano gli spazi per avviare un negoziato diplomatico per una tregua, i pronunciamenti di papa Della Chiesa in favore della pace venivano irrisi, e l’appello a porre fine all’«inutile strage» tacciato di disfattismo, per la Santa Sede diveniva ancora più impellente la necessità di intervenire in favore delle vittime. Il contributo ricostruisce, anche sulla scorta della documentazione custodita nel «Fondo Santucci» presso l’Archivio dell’Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico, le tappe di questa collaborazione: le ragioni, le difficoltà, i successi, i protagonisti di un'azione che ha suscitato molte controversie in Svizzera.
Neutral Switzerland: The Hospitalization of the Wounded and the Credit Owed to Carlo Santucci
Picciaredda
2020-01-01
Abstract
I documenti dell'Archivio segreto vaticano costituiscono la fonte principale di questa ricerca che indaga le origini, i motivi e lo sviluppo di una collaborazione inedita e inaspettata, quella tra la Santa Sede e la Svizzera per il soccorso ai malati e ai feriti durante la Prima guerra mondiale. Un'azione umanitaria ad ampio raggio, che permise a migliaia di vittime di ottenere asilo e cure nella Confederazione elvetica. La missione riservata del conte Carlo Santucci, inviato personale di Benedetto XV, a Berna nel maggio 1915 riuscì nell'intento di avvicinare il Presidente della Confederazione e fu all'origine dell'avvio della nuova partnership. Mentre si assottigliavano gli spazi per avviare un negoziato diplomatico per una tregua, i pronunciamenti di papa Della Chiesa in favore della pace venivano irrisi, e l’appello a porre fine all’«inutile strage» tacciato di disfattismo, per la Santa Sede diveniva ancora più impellente la necessità di intervenire in favore delle vittime. Il contributo ricostruisce, anche sulla scorta della documentazione custodita nel «Fondo Santucci» presso l’Archivio dell’Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico, le tappe di questa collaborazione: le ragioni, le difficoltà, i successi, i protagonisti di un'azione che ha suscitato molte controversie in Svizzera.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.