La guerra invisibile. Un bilancio sulle disparità di genere

La lunga ed estenuante marcia per conseguire una parità tra uomo e donna che possa dirsi sostanziale inizia nella notte dei tempi, allorquando la disuguaglianza andava assumendo un’ipostatizzazione ontologica attraverso l’utilizzo di categorie da una lato di chiara matrice antropologica, dall’altro attraverso le congetture filosofiche indirizzate a sostenere la condizione di inferiorità dell’ethos muliebre , ancorando tale riflessione alla presunta assenza del logos . Non possiamo dunque assolutamente prescindere da un’argomentazione critico-dubitativa su tali nefandezze di stampo culturale allorquando intendiamo sottoporre ad una analisi razionale le risultanze sociali ed umane di una pervasiva serie di considerazioni che hanno declinato l’appartenenza ad un genere come stigma, in quando portatrice di una variegata casistica di negatività in conseguenza del dimorfismo sessuale che vedeva (e ancora vede) nell’essere maschio il paradigma della perfezione .