Messa in scena dopo la morte di Euripide, l’Ifigenia in Aulide si può ragionevolmente considerare un caso particolare negli annali della critica testuale, poiché presuppone, sin dall’inizio della sua produzione postuma, una pluralità di interventi estranei all’autore. La tragedia risulta singolare, non solo perché è stata pesantemente interpolata, ma perché la storia delle sue interpolazioni è stata, sin dalla sua prima rappresentazione, una storia di interventi testuali non ascrivibili a Euripide. La ‘molteplicità’ di letture dell’Ifigenia in Aulide pone dunque problemi critico-testuali tanto complessi da autorizzare una più generale riflessione su ‘pluralità’ e ‘radicalità’ dell’indagine filologica. Euripides’ Iphigenia at Aulis presents a singular case in the annals of textual criticism: it contains an incipient plurality of hands because it is posthumous; this tragedy, then, presents a special case not merely because it seems to be heavily interpolated, but because the history of interpolation, from the very beginning, is a history of textual criticism. Plural versions and variants of Iphigenia at Aulis are particularly interesting, and a reading of this play is an experiment aimed at illustrating the radical philology.

Lo studio dell’Ifigenia in Aulide di Euripide tra molteplicità testuale e ‘filologia radicale’

Pellegrino
2019-01-01

Abstract

Messa in scena dopo la morte di Euripide, l’Ifigenia in Aulide si può ragionevolmente considerare un caso particolare negli annali della critica testuale, poiché presuppone, sin dall’inizio della sua produzione postuma, una pluralità di interventi estranei all’autore. La tragedia risulta singolare, non solo perché è stata pesantemente interpolata, ma perché la storia delle sue interpolazioni è stata, sin dalla sua prima rappresentazione, una storia di interventi testuali non ascrivibili a Euripide. La ‘molteplicità’ di letture dell’Ifigenia in Aulide pone dunque problemi critico-testuali tanto complessi da autorizzare una più generale riflessione su ‘pluralità’ e ‘radicalità’ dell’indagine filologica. Euripides’ Iphigenia at Aulis presents a singular case in the annals of textual criticism: it contains an incipient plurality of hands because it is posthumous; this tragedy, then, presents a special case not merely because it seems to be heavily interpolated, but because the history of interpolation, from the very beginning, is a history of textual criticism. Plural versions and variants of Iphigenia at Aulis are particularly interesting, and a reading of this play is an experiment aimed at illustrating the radical philology.
2019
978-88-6760-633-7
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