Il saggio opera un confronto fra le politiche di contrasto al bullismo negli Stati Uniti e in Europa. Alla base dei diversi approcci maturati nei due continenti sussiste una diversa concezione della libertà di manifestazione del pensiero e dei suoi limiti - con particolare riferimento all’hate speech - e una significativa differenza nel momento di insorgenza del fenomeno. Mentre negli Stati Uniti gli stati membri della federazione hanno optato per estendere al cyberbullismo le normative già in vigore contro il bullismo, in Europa sono solo due i Paesi finora intervenuti con legge per contrastare il fenomeno (Spagna e Italia). In Europa ricorre la difficoltà di utilizzare lo strumento penale: sia per i problemi legati alla individuazione della fattispecie criminosa, sia per la minore età dei soggetti interessati. In entrambe le esperienze emerge la centralità delle istituzioni scolastiche nel contrasto del fenomeno. La scuola è luogo privilegiato di implementazione di azioni di prevenzione che affrontino il tema sul piano culturale e sociale. Al contempo negli Stati Uniti, proprio in ambito scolastico, sono emersi i potenziali conflitti con i diritti costituzionali che le politiche di contrasto al cyberbullismo possono innescare, chiamando in causa la diversa portata del right to privacy e della libertà di manifestazione del pensiero nei due continenti.
Il cyberbullismo in prospettiva comparata
Francesca Rosa
2018-01-01
Abstract
Il saggio opera un confronto fra le politiche di contrasto al bullismo negli Stati Uniti e in Europa. Alla base dei diversi approcci maturati nei due continenti sussiste una diversa concezione della libertà di manifestazione del pensiero e dei suoi limiti - con particolare riferimento all’hate speech - e una significativa differenza nel momento di insorgenza del fenomeno. Mentre negli Stati Uniti gli stati membri della federazione hanno optato per estendere al cyberbullismo le normative già in vigore contro il bullismo, in Europa sono solo due i Paesi finora intervenuti con legge per contrastare il fenomeno (Spagna e Italia). In Europa ricorre la difficoltà di utilizzare lo strumento penale: sia per i problemi legati alla individuazione della fattispecie criminosa, sia per la minore età dei soggetti interessati. In entrambe le esperienze emerge la centralità delle istituzioni scolastiche nel contrasto del fenomeno. La scuola è luogo privilegiato di implementazione di azioni di prevenzione che affrontino il tema sul piano culturale e sociale. Al contempo negli Stati Uniti, proprio in ambito scolastico, sono emersi i potenziali conflitti con i diritti costituzionali che le politiche di contrasto al cyberbullismo possono innescare, chiamando in causa la diversa portata del right to privacy e della libertà di manifestazione del pensiero nei due continenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.