Giovanna Righini Ricci era un’insegnante e una scrittrice, nata nel 1933 a Lugo di Romagna, nella campagna romagnola, e scomparsa a Bologna nel 1993. Un nome che non capita facilmente di incontrare, se non in brevissime citazioni, nelle storie della letteratura per l’infanzia o negli articoli delle riviste del settore, nonostante sia stata autrice di più di cinquanta pubblicazioni, tra saggi e articoli scientifici sulla didattica — pubblicati su alcune delle riviste più prestigiose del suo tempo, come « Rassegna di cultura e di vita scolastica » — e opere narrative, rivolte in modo particolare agli adolescenti. Il lavoro mira a raccontare, in una prospettiva interdisciplinare (che intreccia pedagogia, letteratura e musica) una figura complessa, pur nella sua semplicità, per restituirne al lettore, nella loro pienezza — prendendo a prestito il titolo del convegno dal quale il volume prende le mosse — quelle che possono esserne considerate le tre “anime”: la donna, l’insegnante e la scrittrice; i tre volti di un’autrice che Pino Boero e Carmine De Luca, nella loro Letteratura per l’infanzia, non esitarono a definire di «originalità e serio mestiere».
Giovanna Righini Ricci. La donna l'insegnante la scrittrice
Rossella Caso
2017-01-01
Abstract
Giovanna Righini Ricci era un’insegnante e una scrittrice, nata nel 1933 a Lugo di Romagna, nella campagna romagnola, e scomparsa a Bologna nel 1993. Un nome che non capita facilmente di incontrare, se non in brevissime citazioni, nelle storie della letteratura per l’infanzia o negli articoli delle riviste del settore, nonostante sia stata autrice di più di cinquanta pubblicazioni, tra saggi e articoli scientifici sulla didattica — pubblicati su alcune delle riviste più prestigiose del suo tempo, come « Rassegna di cultura e di vita scolastica » — e opere narrative, rivolte in modo particolare agli adolescenti. Il lavoro mira a raccontare, in una prospettiva interdisciplinare (che intreccia pedagogia, letteratura e musica) una figura complessa, pur nella sua semplicità, per restituirne al lettore, nella loro pienezza — prendendo a prestito il titolo del convegno dal quale il volume prende le mosse — quelle che possono esserne considerate le tre “anime”: la donna, l’insegnante e la scrittrice; i tre volti di un’autrice che Pino Boero e Carmine De Luca, nella loro Letteratura per l’infanzia, non esitarono a definire di «originalità e serio mestiere».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.