Non solo le grandi metropoli, da Troia in poi, ma anche le “nano-città” (Itaca, Ascra, Delo, ecc.), nonostante i loro espliciti difetti, reclamano “visibilità”. La visibilità delle città trova precocemente espressione nella personificazione al femminile testimoniata sia nella letteratura, come per Delo nell’inno omerico Ad Apollo, sia nell’arte, come è testimoniato per Nemea e per altre città, specialmente Tebe. La storia delle personificazioni femminili delle città a partire dalla Grecia arcaica precede quella più massiccia di Roma oltre che quelle moderne di città italiane e straniere.

Città visibili (Visible Cities)

Francesco De Martino
2016-01-01

Abstract

Non solo le grandi metropoli, da Troia in poi, ma anche le “nano-città” (Itaca, Ascra, Delo, ecc.), nonostante i loro espliciti difetti, reclamano “visibilità”. La visibilità delle città trova precocemente espressione nella personificazione al femminile testimoniata sia nella letteratura, come per Delo nell’inno omerico Ad Apollo, sia nell’arte, come è testimoniato per Nemea e per altre città, specialmente Tebe. La storia delle personificazioni femminili delle città a partire dalla Grecia arcaica precede quella più massiccia di Roma oltre che quelle moderne di città italiane e straniere.
2016
978-989-26-1279-9
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/360889
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