Nel panorama offerto dal fenomeno “scrittura femminile” nell’Inghilterra del XVII secolo si accampa un genere testuale assai interessante per le indubbie implicanze antropologiche e culturali che rivela: si tratta dei mothers’ advice books, una produzione che si qualifica da punto di vista educativo per la decisa volontà di fornire criteri, norme, indicazioni e di trasmetterle attraverso un canale pedagogico e comunicativo privilegiato quale l’asse della relazione madre-figlio. In queste opere vi sono elementi comuni: in particolare è forte la rilevanza dell’apporto dovuto alla fede religiosa che rende questi scritti decisamente orientati verso la pratica devozionale; l’importanza del ruolo materno, avvertito in maniera consapevole e sentito come un dovere primario da esplicare con tutte le proprie energie; la sensazione di lasciare un’eredità spirituale che assuma il valore di “testamento” e dunque rivesta i criteri di un’indiscutibile compulsività nei confronti del propri figli. Il volume analizza nello specifico il piccolo advice book (di cui si fornisce la prima traduzione in italiano) scritto da Elizabeth Joscelin nel 1622 durante i mesi della sua prima gravidanza che doveva costarle la vita. Il testo si configura come una testimonianza dell'amore che una madre prova per il suo bambino ancor prima di vederlo nascere, insieme al realistico timore di non sopravvivere al parto.

Quando non ci sarò più. Amore, educazione e fede nel testamento di una madre

CAGNOLATI, ANTONELLA
2017-01-01

Abstract

Nel panorama offerto dal fenomeno “scrittura femminile” nell’Inghilterra del XVII secolo si accampa un genere testuale assai interessante per le indubbie implicanze antropologiche e culturali che rivela: si tratta dei mothers’ advice books, una produzione che si qualifica da punto di vista educativo per la decisa volontà di fornire criteri, norme, indicazioni e di trasmetterle attraverso un canale pedagogico e comunicativo privilegiato quale l’asse della relazione madre-figlio. In queste opere vi sono elementi comuni: in particolare è forte la rilevanza dell’apporto dovuto alla fede religiosa che rende questi scritti decisamente orientati verso la pratica devozionale; l’importanza del ruolo materno, avvertito in maniera consapevole e sentito come un dovere primario da esplicare con tutte le proprie energie; la sensazione di lasciare un’eredità spirituale che assuma il valore di “testamento” e dunque rivesta i criteri di un’indiscutibile compulsività nei confronti del propri figli. Il volume analizza nello specifico il piccolo advice book (di cui si fornisce la prima traduzione in italiano) scritto da Elizabeth Joscelin nel 1622 durante i mesi della sua prima gravidanza che doveva costarle la vita. Il testo si configura come una testimonianza dell'amore che una madre prova per il suo bambino ancor prima di vederlo nascere, insieme al realistico timore di non sopravvivere al parto.
2017
978-88-255-0342-5
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/356254
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact