RIASSUNTO: Dal 1980 si è assistito alla privatizzazione crescente dei beni comuni e dei servizi connessi che subordina l’accesso alle risorse alla capacità economica degli utenti e la funzione sociale dei beni al profitto e alle logiche di mercato. Scopo del presente testo è dimostrare, attraverso un approccio induttivo, che questo si realizza pure con riferimento all’acqua, bene vitale per eccellenza, e anche quando gestita da società per azioni a intero capitale pubblico come nel caso dell’acquedotto pugliese. La forma giuridica, infatti, non è neutra ma definisce gli obiettivi e le politiche aziendali, “indipendentemente” dalla titolarità del servizio. In Puglia, al riguardo, si osserva un aumento crescente delle tariffe e interruzioni della fornitura in caso di morosità, mentre il diritto umano all’acqua, sancito dall’ONU nel 2010, non è garantito. SUMMARY: Since 1980, commons and connected services’ privatizations are increasing. So, the access to resources is dependent on the users’ economic capacity and the commons’ social function is conditional on the profit and market logic. The aim of this text is proving that the above-mentioned mechanisms regard also water even if it is a vital common and it is managed by a stock company owned by public institution, as the Apulia aqueduct’s case shows. In fact, the kind of legal institute (here the stock company) is not neutral, but on the contrary, it defines goals and business policies, “independently” of the owner. Following an inductive approach in Apulia region, effectively, we see a growing of tariffs and a block of services’ supply for users with payments in arrears, while the water human right sanctioned by the UN in 2010 is not guaranteed.
Beni comuni: accesso alla risorsa e giustizia socio-spaziale. Il caso dell’Acquedotto pugliese, SPA in house
CIERVO, MARGHERITA
2016-01-01
Abstract
RIASSUNTO: Dal 1980 si è assistito alla privatizzazione crescente dei beni comuni e dei servizi connessi che subordina l’accesso alle risorse alla capacità economica degli utenti e la funzione sociale dei beni al profitto e alle logiche di mercato. Scopo del presente testo è dimostrare, attraverso un approccio induttivo, che questo si realizza pure con riferimento all’acqua, bene vitale per eccellenza, e anche quando gestita da società per azioni a intero capitale pubblico come nel caso dell’acquedotto pugliese. La forma giuridica, infatti, non è neutra ma definisce gli obiettivi e le politiche aziendali, “indipendentemente” dalla titolarità del servizio. In Puglia, al riguardo, si osserva un aumento crescente delle tariffe e interruzioni della fornitura in caso di morosità, mentre il diritto umano all’acqua, sancito dall’ONU nel 2010, non è garantito. SUMMARY: Since 1980, commons and connected services’ privatizations are increasing. So, the access to resources is dependent on the users’ economic capacity and the commons’ social function is conditional on the profit and market logic. The aim of this text is proving that the above-mentioned mechanisms regard also water even if it is a vital common and it is managed by a stock company owned by public institution, as the Apulia aqueduct’s case shows. In fact, the kind of legal institute (here the stock company) is not neutral, but on the contrary, it defines goals and business policies, “independently” of the owner. Following an inductive approach in Apulia region, effectively, we see a growing of tariffs and a block of services’ supply for users with payments in arrears, while the water human right sanctioned by the UN in 2010 is not guaranteed.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.